Mobilità: in Consiglio comunale conclusa la discussione su mobilità e traffico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2001 23:39
Mobilità: in Consiglio comunale conclusa la discussione su mobilità e traffico

Al termine il Consiglio ha respinto un Ordine del giorno dei gruppi di centro-destra, mentre ha approvato un Ordine del giorno di gruppi di maggioranza e uno del gruppo di Rifondazione.
Nel corso del dibattito è intervenuto il Sindaco Domenici.
Revisione e aggiornamento del piano generale del traffico del 1999 e del piano urbano dei parcheggi. Costituzione dell'agenzia per la mobilità di livello metropolitano. Completamento dell’iter di approvazione del piano delle funzioni strategiche, con i necessari approfondimenti e aggiornamenti.

Realizzazione del piano motorini e della rete integrata ciclabile verificando la possibilità di accordi con i privati per una distribuzione delle biciclette presso scuole, università ed altri enti. Sono alcune delle proposte contenute in un ordine del giorno presentato da Ds, Margherita Verdi e Comunisti italiani ed approvato stasera dal Consiglio comunale con 27 voti favorevoli, 9 contrari ed un astenuto. Il documento invita poi il Sindaco, a «rivedere l’apertura notturna delle piazze monumentali», a proporre Firenze «città capofila nella mobilità sostenibile», a «incrementare gli incentivi per i ciclomotori elettrici», «a insediare l’organo tecnico con il quale affidare la valutazione preventiva e consuntiva circa le misure più idonee per ridurre l’inquinamento», «a introdurre per un periodo sperimentale, misure di riduzione della mobilità privata potenziando contemporaneamente il trasporto pubblico e rilanciando il ruolo dei parcheggi scambiatori» e, infine, «a prevedere misure per potenziare il controllo del traffico e la presenza della polizia municipale sul territorio, ivi compreso un aumento dell’organico e una revisione della modalità operativa che prevede sempre la composizione di pattuglie in coppie di vigili».
Questi invece i provvedimenti di traffico immediati e a breve termine contenuti nella relazione sulla mobilità del vicesindaco Graziano Cioni in consiglio comunale.


TARGHE ALTERNE
Dal 28 novembre al 3 gennaio 2002 per due giorni la settimana, ogni mercoledì e giovedì, sul territorio comunale potranno circolare alternativamente soltanto le auto con targa pari e targa dispari (il riferimento è all’ultimo numero della stessa targa). L’orario del divieto sarà dalle 9 alle 17. Saranno esentati dal divieto i veicoli che portano almeno tre persone a bordo. Il provvedimento sarà in vigore nei giorni non festivi. Sono in via di definizione le eventuali deroghe ed autorizzazioni, in particolare per alcune categorie di lavoratori.
PIANO MOTORINI
Dal marzo 2002 sarà istituito il divieto parziale di accesso e transito nella ztl per i motorini a due tempi, responsabili di una buona fetta dell’inquinamento da benzene.

Il provvedimento sarà in vigore dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.30. Orari che tengono conto delle esigenze di chi deve raggiungere per lavoro uffici, negozi e scuole. I residenti avranno una deroga che durerà 18 mesi. Sarà realizzato un bollino di riconoscimento per gli autorizzati (residenti, motorini elettrici e a 4 tempi) che semplificherà i controlli della polizia municipale. Il provvedimento entrerà in vigore nel marzo 2002. Le fasce orarie di ingresso e uscita dureranno 18 mesi, poi il divieto diventerà permanente sull’intera ztl.


Il piano motorini, oltre ai divieti, prevede anche una serie di altri provvedimenti:
. andranno avanti gli incentivi del Comune per l’acquisto dei mezzi elettrici (oggi di 1 milione e 600mila); . saranno istituiti incentivi per la rottamazione dei motorini 2 tempi e per l’acquisto dei motorini 4 tempi di ultima generazione (Euro2);
. saranno istituiti parcheggi gratuiti: sia scambiatori motorino-bici agli accessi del centro storico e lungo gli assi di penetrazione, sia su tratti di viali e di lungarni;
.

l’orario giornaliero ordinario dell’Ataf arriverà fino alle ore 21 (ora è in vigore fino alle 19.15);
. la linea “D” dei bussini Ataf diventerà gratuita per i residenti nella provincia di Firenze (lo sono già le linee A, B e C); . sarà avviata una campagna di controllo dei gas di scarico di tutti mezzi a due ruote, realizzata in collaborazione con la Cna.
PIANO DIESEL
Dal marzo 2002 sarà istituito il divieto di accesso e transito nella ztl per gli autoveicoli diesel più inquinanti (non ecodiesel euro 1 e 2), altri principali responsabili dell’inquinamento da benzene.

Un provvedimento analogo a quello già in vigore per le auto non catalizzate. Dal marzo 2003 il divieto sarà esteso a tutto il territorio comunale. Anche in questo caso, saranno definite eventuali deroghe ed autorizzazioni.

Provvedimenti sperimentali, ma solo a partire dal 10 gennaio del prossimo anno, che comunque non puniscano chi usa il motorino. Un’agenzia della mobilità che favorisca un reale coordinamento tra i Comuni ed un osservatorio sulle emergenze cantieri. Finanziamenti per il completamento il secondo stralcio della terza linea tranviaria Gavinana - Bagno a Ripoli - Chianti e la diramazione verso il parcheggio del lotto zero della prima linea tranviaria.

Queste le proposte della capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri e del consigliere Enrico Falqui sulla mobilità contenute in quattro distinte ordini del giorno. «Per risolvere il problema del traffico – hanno spiegato la Sgherri e Falqui – non servono provvedimenti punitivi ma, piuttosto, una serie di iniziative positive che siano sperimentate in un periodo di tempo determinato. Nell’immediato le misure per la riduzione e limitazione della mobilità di auto private non dovranno essere applicate prima del 10 gennaio del prossimo anno e comunque dovranno essere accompagnate da provvedimenti contestuali per potenziare le linee di trasporto pubblico, il servizio di taxi collettivo ed i parcheggi».

«Siamo fermamente convinti – hanno aggiunto i due consiglieri di Rifondazione Comunista - che ad ogni provvedimento di limitazione del traffico debba corrispondere per il cittadino la possibilità di usufruire di bus pubblici efficienti, con corse frequenti e arrivi in punti centrali oltre a parcheggi scambiatori ad uso gratuito». Quanto al piano motorini Sgherri e Falqui sottolineano che «eventuali limitazioni dovranno tener conto sia delle compatibilità ambientali, potenziando ed incentivando l’uso dei mezzi elettrici e di quelli a quattro tempi ma, soprattutto, delle funzioni che svolgono, durante il periodo dell’emergenza cantieri, nel garantire la fluidità degli spostamenti nell’area fiorentina».

«Per una politica della mobilità efficace – hanno poi puntualizzato i due consiglieri di Rifondazione Comunista – occorre, per i prossimi anni, un monitoraggio costante della mobilità e ciò potrà essere effettuato solo con l’istituzione di un osservatorio specifico sulle emergenze cantieri. E bisognerà favorire, creando una vera e propria agenzia della mobilità, il coordinamento reale tra i Comuni a livello metropolitano. «Infine - hanno concluso Sgherri e Falqui - bisognerà anticipare e trovare modalità di finanziamento per la redazione dei progetti definitivi per il completamento del sistema tranviario, ovvero il secondo stralcio della terza linea tranviaria Gavinana – Bagno a Ripoli - Chianti e la diramazione verso il parcheggio del lotto zero della prima linea tranviaria.

Questo per colmare due lacune importanti e dare certezza alla realizzazione dei due tratti indispensabili al funzionamento efficace del sistema tranviario sull’intero territorio comunale».
“Noi non vogliamo punire nessuno. Gli interventi sul traffico non sono contro qualcuno, ma sono scelte per la città”. Esordisce in questo modo, con forza e decisione, il sindaco di Firenze, nel suo intervento in consiglio comunale. Il tema è quello caldo delle scelte e delle politiche per la mobilità.

L’intervento di Domenici è un pieno appoggio ai progetti presentati dal vicesindaco Graziano Cioni nella sua relazione illustrata durante lo scorso consiglio comunale (“la sua – ha detto il sindaco - è stata una relazione ampia, articolata, precisa che condivido pienamente”), ma è anche un richiamo alla città, ai gruppi consiliari, ai partiti, ai tanti comitati e alle associazioni di categoria, a non fermarsi a guardare solo il proprio particolare, al singolo problema. “Noi ci troviamo di fronte a un processo che rischia di rendere la nostra città sempre più invivibile – ha aggiunto il sindaco -.

Siamo disponibili a confrontarci e a discutere ogni problema specifico, ma la mostra città deve funzionare e in essa si deve vivere bene. Per questo ogni tanto proviamo ad alzare lo sguardo dai nostri interessi particolari e guardare a quelli della città”. Il sindaco ha, poi, attaccato i vari accetti estremistici che si sono levati in questi giorni: “dobbiamo essere consapevoli – ha detto – che ci troviamo di fronte a un grande problema che non riguarda solo Firenze, ma tutte le grandi città italiane.

E non è un caso che il sindaco di Milano, Albertini, stia premendo sul governo per ottenere poteri speciali in materia di traffico e inquinamento”. Contro i vari “maghi” del traffico, con la ricetta salvifica, il sindaco ha ricordato che “ci troviamo di fronte a problemi ormai strutturali che necessitano di una strategia complessiva, unitamente a scelte contingenti e immediate”. Non ci sono “maghi del traffico – ha aggiunto con forza Domenici -, ma una logica di sperimentazione e verifica dei risultati, per definire quali sono le soluzioni più adeguate per la nostra città.

C’è soprattutto una politica di incentivi e stimoli, affinché nella nostra Firenze possano mutare gli stili di vita e i comportamenti”. Il sindaco ha ribadito anche la determinazione della giunta nelle scelte sulla mobilità: “noi abbiamo scelto una strada, un percorso aperto al confronto e alla discussione, ma su questa via non intendiamo tornare indietro”.
«Scandaloso aver lasciato fuori da Palazzo Vecchio i dirigenti e centinaia di associati di Confcommercio, Confesercenti, Cisl ed altri rappresentati di settore».

Il giudizio è del capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana. «Oggi i rappresentanti delle categorie economiche - ha spiegato Cigliana - sono stati esclusi dal poter assistere ai lavori del Consiglio comunale. E con loro sono stati esclusi tutti quei cittadini che vivono e lavorano contribuendo allo sviluppo di Firenze». «Nel successivo incontro fra i capigruppo ed i rappresentanti della categorie economiche - ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia - ottenuto per attenuare la tensione dovuta alla chiusura dei cancelli di accessi a Palazzo Vecchio e per consentire ai cittadini ci poter far conoscere all’intero Consiglio comunale le proprie richieste e interpretazioni del programma dell’amministrazione sulla mobilità, è emersa una colpevole latitanza della giunta».

Secondo Cigliana «è stato rinnegato il principio della concertazione e questo incontro ha dimostrato ancora una volta che alla maggioranza di Palazzo Vecchio non interessano le legittime richieste degli operatori economici». «Il dibattito che poi è stato fissato in un’altra sala di Palazzo Vecchio non c’è stato - ha aggiunto l’esponente del centrodestra - perché i consiglieri di maggioranza se ne sono andati quasi subito, con la scusa che l’assemblea richiedeva la loro presenza.

Eppure nel programma di questa amministrazione sulla mobilità sono racchiuse le possibilità di sviluppo dell’intera città. Escludere da ogni confronto i cittadini non è segno di democrazia».
«Le misure sul traffico varate dalla giunta devono essere approvate ma le piazze del centro non devono diventare parcheggi notturni». Lo ha dichiarato il capogruppo dei Verdi Alessio Papini. «Le preoccupazioni sullo stato dell’aria - ha spiegato Papini - rende necessario andare avanti con le misure per limitare il traffico privato.

Per valutare se il commercio risentirà poi delle misure previste, come le targhe alterne ed il piano motorini, sarà sufficiente monitorare la variazione degli incassi». «L’uso delle piazze storiche come parcheggi - ha concluso Papini - è inaccettabile e per scongiurarlo abbiamo presentato un’apposita mozione con altri colleghi di maggioranza. Su altri due punti la relazione del Vicesindaco Cioni in Consiglio comunale è stata carente: la riorganizzazione dell’Ataf, il cui costo al chilometro è uno dei più alti d’Italia, e le piste ciclabili su cui sono previsti investimenti del tutto insufficienti».


Controllo più efficiente della sosta e riorganizzazione degli orari degli autisti dell’Ataf. Sono due degli argomenti affrontati dal Presidente della commissione sviluppo economico Sabatino Cerrato durante il Consiglio comunale di oggi pomeriggio. Secondo Cerrato «non bisogna limitarsi al controllo delle zone riservate a pagamento, senza estenderlo agli spazi limitrofi, destinati alla residenza. Succede spesso che alcuni residenti vengano multati perché, non trovando posto nel loro spazio, parcheggiano proprio negli spazi a pagamento».

«Ho avuto notizia - ha aggiunto il Presidente della commissione sviluppo economico - che il 30% del servizio Ataf viene effettuato con lavoro straordinario. Sembra anche che non ci sia la possibilità da parte dell’azienda, di intervenire con l’attuazione di un orario di lavoro “spezzato” per sopperire all’esigenza di più mezzi nelle ore di punta». «Credo - ha concluso Cerrato - che anche i lavoratori di questa nostra azienda debbano essere coinvolti nella soluzione del problema: la stragrande maggioranza dei cittadini di Firenze, data la situazione, lo considererebbe non un diritto acquisito ma un privilegio».


Mi sono astenuto dal votare l’ordine del giorno della maggioranza sulla mobilità, pur condividendone una buona parte, perché su alcuni punti, come l’aumento delle licenze taxi, non è stato preso nessuno impegno». Lo ha detto il capogruppo di Insieme per l’Ulivo in Toscana Giovanni Fittante secondo il quale «la questione dell’aumento delle licenze taxi e della diminuzione delle tariffe sembrano essere argomenti sui quali Consiglio e Giunta hanno sovranità limitata. Ogni qual volta si tratta l’argomento viene fuori la fortissima lobby dei tassisti che condiziona e cerca di bloccare le soluzioni proposte.

Ed anche stavolta i tassisti si sono fatti ben sentire in Consiglio comunale». «Tralasciando l’atteggiamento dell’opposizione, che fa il suo gioco - ha aggiunto il capogruppo di Insieme per l’Ulivo in Toscana - chiedo ancora a Sindaco, Giunta e a parte della mia maggioranza, in particolare DS, se vogliamo sempre farci condizionare, nell’aumento delle licenze e nella diminuzione delle tariffe, dai tassisti che difendono rendite di posizione e interessi particolari, oppure, se vogliamo finalmente dare priorità agli interessi generali e quindi al 99,9% dei cittadini fiorentini».

«Bastano pochi dati per far comprendere il problema - ha concluso Fittante - dal 1973 sono state concesse solo 11 licenze. Quanto è cambiata e quali sono le nuove esigenze di mobilità in questa città? Quanto è aumentato il turismo? Quanto è aumentata l’attività congressuale e fieristica? Insomma quante di tutte queste cose sono cambiate dal 1973?».

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