Critiche di FI al nuovo piano sanitario regionale, polemica di Rossi (DS) sulla nomina del responsabile del Deu alla Asl di Grosseto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2001 10:23
Critiche di FI al nuovo piano sanitario regionale, polemica di Rossi (DS) sulla nomina del responsabile del Deu alla Asl di Grosseto

“Il direttore generale Salvi ha davanti a sé un compito preciso: scegliere la migliore soluzione, sul piano della competenza e della professionalità, per la direzione del Deu. Chiunque intervenga per distoglierlo da questo obiettivo, è bene che faccia rapidamente un passo indietro”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale al diritto alla salute, Enrico Rossi, a proposito delle polemiche sulla nomina del responsabile del dipartimento di urgenza della Asl grossetana. “Né manovre politiche, né interventi di partiti, né interessi di altra natura, da qualunque parte provengano – ha proseguito Rossi – devono condizionare questo delicato passaggio.

Voglio dire con forza che come amministrazione regionale vigileremo perché non ci siano ritorni ad un passato che, con le scelte fatte in questi anni, abbiamo voluto archiviare definitivamente. E’ bene che tutti ricordino – ha concluso la sua dichiarazione Rossi – che quando si tratta di prendere decisioni che riguardano la salute dei cittadini le sole cose che contano sono, appunto, la competenza e la professionalità”.
Secondo il capogruppo FI in consiglio regionale Lorenzo Zirri, "E' una falsa privatizzazione, che aumentera' i costi senza migliorare i servizi'''.

Zirri ha parlato di ''metodo strano nel nuovo piano sanitario che viene fatto senza presentare un rendiconto di quello precedente e in via sperimentale per tre anni, trasformando di fatto gli utenti toscani in cavie''. ''Le nuove Societa' della salute (Sds) per la gestione dei servizi sanitari saranno delle holding - ha detto Zirri - a maggioranza pubblica in mano ad Asl e Comuni, che estenderanno il controllo politico sulla sanita' tramite una fittizia privatizzazione; in realta' verra' penalizzato quel minimo di 6% di sanita' privata operante in Toscana eliminando cosi' qualsiasi prospettiva di competizione virtuosa tra pubblico e privato''.

Attualmente il nuovo piano sanitario e' in discussione presso la commissione sanita' del Consiglio regionale. Per Zirri i rischi del nuovo piano regionale e nella gestione futura delle strutture ospedaliere ed ambulatoriali sono quelli di ''possibili privilegi a pochi privati a discapito di tutti gli altri, marginalizzazione degli operatori del volontariato e del no profit, negazione di sussidarieta' orizzontale per far calare dall' alto scelte che porteranno ad un aumento dei costi senza miglioramento dei servizi''.

''Tutto questo - ha concluso il capogruppo - e' finalizzato al controllo del consenso. La maggioranza non si pone il problema che cosi' rischia di limitare la possibilita' di scelta dei cittadini su dove curarsi, sottoponendo di fatto la sanita' ad uno stretto controllo politico''.

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