Riforma dei servizi idrici: convegno di AN in Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2001 23:12
Riforma dei servizi idrici: convegno di AN in Palazzo Vecchio

La riforma dei servizi idrici ed il “mercato dell’acqua”, un business che in Europa vale, secondo alcune stime, almeno un milione di miliardi di lire, saranno gli argomenti del convegno organizzato dal gruppo di Alleanza Nazionale che si terrà sabato prossimo nella Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio. Coordinati da Pierandrea Vanni, de La Nazione, interverranno l’onorevole di AN Riccardo Migliori, Cesare Greco, direttore dell’Irsi, Cesare San Mauro, del ministero della funzione pubblica, Gilberto Muraro, presidente del “comitato di vigilanza uso risorse idriche”, Guido Cace, vicepresidente Federgasacqua, Angelo Artale di Confindustria, Paolo Togni, capo di gabinetto del ministero dell’ambiente.

Le conclusioni sono affidate alla consigliera Gaia Checcucci. «Anzitutto è utile prospettare quali siano le reali dimensioni di questo mercato – ha spiegato la Checcucci - stimate nel trentennio in un milione di miliardi di lire, tenendo presente che la cifra salirà ancora molto perché la Unione Europea ha anche avviato il processo che condurrà alla corretta valutazione delle acque per usi agricoli». «In Toscana – ha proseguito la consigliera di Alleanza Nazionale - i governi di centrosinistra hanno compreso la portata del business ed hanno confezionato società contenitore, di cui la Publiacqua costituisce esempio eclatante, partecipate da soli enti locali, con il solo fine di eludere la potenziale concorrenza di altri soggetti gestori pubblici e privati e garantirsi, a trattativa privata, il servizio».

Secondo la Checcucci «è stata negata la concorrenza sia nel momento della scelta del partner privato, sia nella fase dell’affidamento del servizio. La Publiacqua, ad esempio, gestisce il servizio idrico del Comune di Firenze in modo illegittimo perché dal 1 luglio di quest’anno, senza che vi fosse una gara, il Comune le ha regalato la gestione. Si appresta, poi, a gestire in affidamento diretto il servizio dell’intero ATO, ovvero dell’ “Ambito Ottimale”: ciò è espressamente dichiarato in una delibera dell’autorità d’ambito dell’aprile di quest’anno».

«Tutto ciò - ha aggiunto l’esponente di centrodestra - in barba ai principi del diritto comunitario quali la concorrenza, la trasparenza, la parità di trattamento e di accesso al mercato fra pubblico e privato, il divieto di abuso di posizione dominante. Tutto ciò violando le leggi in materia che, se non altro, indicano che la scelta del partner privato vada effettuata prima dell’affidamento del servizio». «L’illegittimità di queste operazioni che da anni abbiamo condannato e le battaglie che in sede istituzionale abbiamo condotto – ha concluso la Checcucci - non sono cadute e non cadranno nel vuoto.

Sono pendenti due procedimenti di infrazione presso la direzione generale mercato interno di Bruxelles nei confronti dell’ATO 2 e dell’ATO 3 di Firenze, in particolare sull’illegittimità del procedimento seguito per la costituzione senza gara di una società per la gestione e sull’affidamento diretto a Publiacqua. Inoltre abbiamo saputo di un ricorso nei confronti del Comune di Firenze contro l’affidamento del servizio idrico che quest’ultimo ha concesso a Publiacqua. Quel che più conta, però, è che al convegno avremo modo di conoscere sia la posizione del ministro dell’ambiente sulla questione ed in particolare sul caso Publiacqua, oltre a avere notizia di eventuali provvedimenti che, a seguito delle numerose segnalazioni, sono stati o saranno adottati».

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