Dai centri sociali al Tenax: in pochi ieri sera per il concerto di Neffa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2001 09:37
Dai centri sociali al Tenax: in pochi ieri sera per il concerto di Neffa

Giovanni Pellino, in arte Neffa, è l’autore canticchiato per tutta l’estate anche da chi non segue le vicende musicali. Il merito del successo è della hit “La mia signorina”, brano trasmesso a ogni ora da tutte le radio. Neffa si è esibito ieri sera a Firenze in concerto sorprendentemente poco affollato, ma sarà anche a Ferrara sabato prossimo e a Pozzuoli (Napoli) sabato 17.
Il fatto è che i suoi continui cambiamenti di stile sono stati criticati da chi avrebbe voluto il musicista coerente con le origini musicali.

Durante gli anni Ottanta Neffa si fece le ossa come batterista in diverse band hardcore, per poi passare all’hip hop all’inizio degli anni Novanta. Sangue Misto e Messaggeri della Dopa sono i nomi delle formazioni in cui Neffa ha militato, ottenendo i primi successi commerciali con brani come “Aspettando il sole” e “Quelli che ben pensano”, insieme a Frankie Hi Energy. Poi, nel 1999, l’ennesima svolta in “Chicopisco”, un ep realizzato in collaborazione con Al Castellana. L’ultimo “Arrivi e partenze” è un disco che propone composizioni al piano: 13 nuovi brani, di cui 9 cantati e 4 strumentali citando i grandi maestri della black music (Ray Charles Aretha Franklin, Wilson Pickett, Marvin Gaye, Sam Cooke, Otis Redding).

Il successo è arrivato, insieme alle accuse di essersi svenduto. Ma in realtà si tratta dell’inveditabile evoluzione nella carriera di musicista trentenne.
“Sano e Salvo” da questo punto di vista è un pezzo emblematico: tratta della sua decisione di iniziare a 33 anni una nuova vita. La sua sfida? Perfezionare la conoscenza del piano e realizzare canzoni. I conti con il rap sembrano veramente chiusi. “Arrivi e Partenze” è un disco di musica intesa come divertimento e ricerca.

“Scordati di me” è la canzone che esprime la volontà del distacco da certi ambienti, vissuta con la serenità dell’artista che ascolta solo la propria ispirazione e non a quello che il pubblico si aspetta. Anche ieri sera, appena in apertura, qualcuno del pubblico più fedele gli ha chiesto di eseguire i brani più antichi. E lui non solo si è negato, ma ha risposto con una cover di “Strada anfusa” di Domenico Modugno.
Perché Pellino è nato a Scafati, in provincia di Salerno.

Poi ha abitato a Milano, poi a Roma, in seguito a Torino e Ferrara. E’ stato per qualche mese anche in Olanda, dove ha deciso il suo destino: fare il musicista. Adesso Neffa fa base a Bologna e cerca ispirazione nei migliori amici che ha: i suoi vecchi dischi, quelli del soul, ma anche quelli dei grandi musicisti della penisola.

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