Seduta congiunta Consiglio regionale - Consiglio autonomie locali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2001 22:44
Seduta congiunta Consiglio regionale - Consiglio autonomie locali

Riforma federalista dello Stato all'esame congiunto del consiglio regionale e del consiglio delle autonomie locali oggi a Firenze nella sede dell' Istituto degli Innocenti.
“Un momento straordinario di elaborazione e di confronto tra tutti i livelli istituzionali della Toscana, che testimonia quanto avanzata sia a livello nazionale la nostra esperienza del decentramento”. Così il presidente della Regione Cluadio Martini ha salutato la prima riunione congiunta del Consiglio regionale e del Consiglio delle autonomie locali svoltasi nel salone brunelleschiano di Piazza Santissima Annunziata e dedicata al tema “La Toscana e la riforma federale dello Stato”.

“Con il Consiglio delle autonomie e con altri organismi, come la conferenza dei sindaci in ambito sanitario, la Toscana – ha aggiunto - ha aperto la strada a soluzioni legislative poi adottate a livello nazionale: l’incontro di oggi si inserisce quindi in un percorso che vede la nostra regione punto di riferimento a livello nazionale sul tema del decentramento”. Una esperienza, questa, che ora risulta quantomai preziosa in una fase decisiva per l’attuazione del federalismo. Tra le conseguenze principali della riforma approvata dal Parlamento e confermata dal voto referendario vi è infatti, secondo Martini, una sempre più stretta interrelazione tra Regione, Province e Comuni.

“D’ora in avanti - ha detto - la possibilità della Regione di svolgere pienamente i suoi compiti sarà sempre più commisurata all’efficacia degli interventi degli enti locali. Buona parte delle nostre azioni di legislazione e di governo avranno infatti senso se le leggi che faremo saranno applicate, se diventeranno atti concreti sul territorio”. Ecco allora che “la nuova frontiera del decentramento” consisterà nella capacità degli enti di esaltare le proprie funzioni non secondo ‘compartimenti stagni’ ma in un quadro il più possibile unitario, in cui la capacità di interagire sarà decisiva.

E’ questo, per il presidente, uno degli ambiti più importanti suggeriti dalla riforma, la cui piena attuazione, inaugurerà “una seconda fase” nella vita delle regioni. Martini ha poi ricordato altri temi fondamentali che restano aperti nel percorso verso il federalismo: è il caso della Camera delle autonomie (“resta uno dei pezzi mancanti per dare compiutezza al percorso”), e del progetto di devolution (“Il governo lo ha annunciato, ma non ancora presentato alle Regioni, per questo non possiamo esprimerci”).

Per la Toscana, infine, appuntamento fondamentale è quello dello Statuto, la cui elaborazione, secondo Martini, “vivrà da ora e sino a tutto il primo semestre del 2002 la sua fase cruciale”.

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