FIRENZE- Semplificazione della documentazione amministrativa: ovvero autocertificazioni, atti notori e dichiarazioni sostitutive. La Toscana, prima regione in Italia a deliberare nel 1999 una serie di direttive al riguardo, tenta un primo bilancio e fornisce i numeri dei controlli finora effettuati: «verifiche importanti – sottolinea l’assessore alla semplificazione amministrativa, Carla Guidi – poichè contribuiscono a dare certezza e fiducia allo strumento delle autocertificazioni e danno garanzie di un comportamento imparziale e trasparente della pubblica amministrazione».
Sulla base dei controlli effettuati i cittadini toscani si dimostrano in genere corretti. «Ed anche le risposte ai controlli sulle dichiarazioni da parte dei soggetti che detengono le informazioni da verificare – rileva l’assessore – dopo un difficile inizio sono diventate veloci e puntuali». Chi fa uso dell’autocertificazione. Solo l’avvocatura e l’ufficio programmazione e controlli, tra gli uffici della Regione, non ricorrono alle dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto notorio, poiché le funzioni che svolgono non le richiedono.
Tutto le altre strutture ne fanno invece un uso diffuso. La media nell’anno 2000. Ogni mese il numero di autocertificazioni ricevute dagli uffici della Regione varia sensibilmente, a seconda del tipo di procedimento preso in considerazione. Si va dalle 2,77 autocertificazioni, ricevute ogni mese, per gli accessi e benefici (con controlli a campione del 46,67 per cento) alle 41 per concessioni (in questo caso il controllo è a tappeto e l’autocertificazione riguarda dati anagrafici). Nel mezzo ci sono le 22,75 autocertificazioni che riguardano autorizzazioni, 17 per partecipare a gare e concorsi, 16,79 per le iscrizioni, 15 per le licenze e ben 88,53 per procedimenti che non rientrano dall’elenco.
Dati anagrafici, certificazioni antimafia, situazione reddituale, economica e titoli di studio sono i contenuti oggetto di autocertificazione.I controlli sono effettuati a tappeto nel caso di autorizzazioni, concessioni e licenze; negli altri casi viene svolto a campione o a tappetto sui soli beneficiari. Il campione con le dimensione più ridotta riguarda le assunzioni: 11,09 per cento.
Gli esiti sui controlli
In tutto il 2000 solo l’1,22 per cento delle dichiarazioni sostituive controllate (1457 in tutto) sono risultate irregolari.
Di queste 17 presentano irregolarità solo formali ed appena 2 (lo 0,14%) irregolarità sostanziali. Lo strumento di dialogo maggiormente utilizzato dalle pubbliche amministrazione rimane quello cartaceo. Si ricorre però anche alle banche dati già presenti in rete. Ed attraverso il progetto speciale «Una Toscana più efficiente e meno burocratica» la Regione sta lavorando al potenziamento delle interconnesioni telematiche con gli enti locali e con le pubbliche amministrazioni. In questo modo tempi e procedure, anche per i cittadini, saranno in futuro ulteriormente snelliti.
(wf)