Marcia della pace Perugia-Assisi, interviene Antongiulio Barbaro (DS)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2001 00:14
Marcia della pace Perugia-Assisi, interviene Antongiulio Barbaro (DS)

Questo il testo dell'intervento svolto in Consiglio comunale dal consigliere Antongiulio Barbaro (DS) che ieri ha partecipato alla marcia della pace Perugia-Assisi:
«Intervengo, signor Presidente, per un commento sulla giornata di ieri, caratterizzata dalla larga partecipazione alla Marcia per la Pace da Perugia ad Assisi. Chi vi parla, colleghi, insieme ad altri Consiglieri ed Assessori, ha partecipato in rappresentanza del Comune di Firenze, come questo Consiglio aveva deciso il 1 ottobre scorso a larghissima maggioranza e senza alcun voto contrario.

Abbiamo così potuto essere parte di una grande manifestazione, probabilmente l’edizione della Marcia con il maggior numero di partecipanti (tra le 200 mila e le 300 mila persone); una partecipazione corale, pur caratterizzata (come sempre) da spunti e posizioni diverse, che si è potuta dipanare lungo i 24 km che separano le due città umbre in piena tranquillità, in un clima sereno, direi familiare e popolare, nel senso più pieno del termine. Una partecipazione che non mi è parsa contro qualcuno, come da più parti ingenerosamente ipotizzato, ma animata da quel senso comunitario che, a mio avviso, abbiamo bisogno di recuperare.

Una folla enorme che aveva quale comune denominatore la volontà di smentire la classica massima di Von Clausevitz (la guerra quale prosecuzione della politica con altri mezzi), e di affermare quindi la necessità di una rinnovata azione politica globale che consenta di riequilibrare i rapporti tra i pochi paesi ricchi e i tanti paesi poveri del mondo, di prosciugare (come è stato detto più volte in queste settimane) i giacimenti di odio che offrono troppo facile sponda ai terroristi di tutte le ideologie e confessioni.

Abbiamo potuto partecipare insieme ai gonfaloni e alle rappresentanze dei tantissimi Enti locali che hanno aderito fin dal luglio scorso, testimoniando così, al di là del colore politico di chi li amministra, l’attenzione delle istituzioni locali e la sensibilità ad un tema, la Pace, per nulla scontato, come dimostra l’ultimo secolo di storia del nostro Paese. Voglio qui sottolineare come le polemiche, non so quanto frutto di interesse politico o di scarsissima conoscenza di quel variegato mondo che da anni partecipa alla Marcia, nonché le cassandre che in questi giorni si erano esercitate a immaginare scenari di guerriglia e di scontro, siano state clamorosamente smentite.

E’ stata una manifestazione assolutamente pacifica, è stata una manifestazione assolutamente non di parte: è bene dirlo, colleghi. Perché è bene sapere che quel pezzo di popolo italiano, di giovani, anziani, famiglie intere, che si sono mosse ieri per un atto di testimonianza così semplice quanto significativo, rappresentano un comune sentire con cui tutti noi, tutte le forze politiche faranno bene a misurarsi, a non sottovalutare, a non derubricare come semplice espressione folcloristica.

E’, invece, un movimento politico nel senso vero del termine, un movimento che pone domande importanti e che chiede un di più di azione e di iniziativa politica: spero che saremo in grado, tutti noi, classe dirigente di questo strano ma affascinate Paese, di farci carico di quelle aspettative, di non deluderle con distinguo e equilibrismi verbali, ma di coglierne il senso più vero e profondo».

In evidenza