Bologna, Firenze e Roma uniscono le forze per affrontare la concorrenza. È la prima grande alleanza tra aziende italiane di trasporto pubblico locale per affrontare la liberalizzazione e le gare che si terranno, come previsto dalla riforma Burlando, entro il 2003. Si delinea così un importante polo di aziende medio grandi che punta ai grandi agglomerati urbani, che si candida come competitore italiano nelle gare europee. Senza escludere di aggregare, più avanti, anche partner pubblici e/o privati italiani e stranieri.
Oltre 12.000 dipendenti, 4.000 mezzi, una produzione di 170 milioni di km e un miliardo di viaggiatori trasportati ogni anno, sono questi alcuni dei numeri che danno un'idea della dimensione di questa intesa.
L'apertura al mercato avvenuta negli anni passati in Francia, Inghilterra e nei Paesi nordici ha visto - seguendo percorsi diversi - la prevalenza di un numero limitato di grandi gruppi in grado di operare a livello europeo. La polverizzazione delle attuali aziende di trasporto pubblico italiano, senza azioni di aggregazione, costituisce di per se un facile terreno di conquista per questi operatori.
ATC, ATAF e TRAMBUS, che intendono operare in modo competitivo sul mercato italiano, hanno quindi ritenuto necessario unire le forze per dar vita ad un polo di assoluta rilevanza, in grado di mettere in campo potenzialità notevoli, anche attraverso ulteriori aggregazioni.
Le tre aziende, che sono collocate nelle principali aree metropolitane dell'Italia Centrale, sono diversamente articolate per know-how, dimensioni, collocazione geografica, qualità e varietà delle aree di business, con punte di eccellenza in settori complementari (trazione alternativa, nuove tecnologie, servizi flessibili, ecc.).
Sono possibili sin da subito collaborazioni immediate fra le tre aziende in settori quali il marketing, la cura dell'utente, la ricerca e lo sviluppo, gli acquisti, la gestione dei progetti, i sistemi informatici e telematici, ecc.
