Il Festival di teatro e musica dell’estate castiglionese si è concluso ieri sera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 agosto 2001 13:01
Il Festival di teatro e musica dell’estate castiglionese si è concluso ieri sera

Voluto dal Comune di Castiglione e con la collaborazione organizzativa di Ad Arte, la Rosa dei Venti è stato un Festival sui generis, piccolo negli spazi ma dalla forte impronta culturale. Pensato non per un pubblico esclusivo di addetti ai lavori, quanto piuttosto dedicato a tutti coloro che anche in vacanza avessero la curiosità e l’entusiasmo di conoscere angoli un po’ nascosti e particolari del teatro e del panorama musicale di qualità. Il desiderio di celebrare Georg Solti e Italo Calvino, due vere istituzioni per Castiglione, è stato poi un motivo in più per stilare un cartellone prezioso e ricercato, una Rosa appunto di eventi eterogenei, piccoli paradigmi di cultura e di ricerca di nuove forme espressive.
La risposta del pubblico ad un festival così formulato è stata davvero ottima, con il tutto esaurito negli spettacoli a pagamento: Sergio Sgrilli nel suo L’ultimo dei Freak, disimpegnato ma intelligente recital e unica concessione della Rosa al cabaret; grandissimo successo di critica e pubblico per David Riondino nel suo La Buona Novella di Fabrizio de Andrè, omaggio al grande cantautore tratto da una sua rivoluzionaria raccolta di versi, rielaborata e interpretata per banda, due voci e coro.

Un adattamento rigoroso ma di grande suggestione, in una delle sue rarissime rappresentazioni, che ha entusiasmato il pubblico dei Giardini di Piazza Garibaldi, sede di tutti gli spettacoli. David Riondino inoltre ha partecipato alla stesura del programma del Festival e si è dichiarato disponibile ad un maggior coinvolgimento per il futuro. La moglie di Calvino era in platea per applaudire Le Cosmicomiche, proposte dalla compagnia fiorentina Catalyst insieme ad una nuova produzione dedicata all’opera del grande scrittore tanto amato da Castiglione; Catalyst ha dato vita anche ad un apprezzato terzo spettacolo dalle tinte intimiste, Notturno di Confine, su testo di Marco Piccinetti.

Due bei momenti musicali hanno arricchito infine la Rosa dei Venti: il Concerto in memoria di Georg Solti eseguito dall’Orchestra Città di Grosseto, e l’originale Tramonto Classico sul mare, un concerto dal repertorio tradizionale felicemente contaminato da autori jazz e contemporanei, col bravo Fabio Battistelli e l’Ensemble degli Illuminati di Città di Castello (protagonisti anche ne La Buona Novella).
Il bilancio del Festival racconta un successo pieno, che incoraggia a proseguire il prossimo anno sulla stessa linea, con eventi particolari e performances non di routine, in coerenza con gli spazi messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale: auspicabile, a questo proposito, il trasferimento degli spettacoli in Piazza Solti, al Castello, un luogo sicuramente più suggestivo e intimo.

Appuntamento alla prossima estate dunque, con un programma che già si prefigura dal taglio spiccatamente teatrale, ma che non disdegnerà qualche ricercata incursione nella musica colta; e soprattutto con artisti e musicisti di personalità e talento, in grado di coinvolgere un pubblico vasto e curioso.
Un particolare ringraziamento al Monte dei Paschi di Siena, così come alla Cantina I Vini di Maremma, che in occasione degli spettacoli ha offerto degustazioni enologiche molto apprezzate.

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