Domani sera a Monte Oliveto la prima data dell’inedita rassegna dedicata alle “Forme dell’Arte”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 agosto 2001 16:55
Domani sera a Monte Oliveto la prima data dell’inedita rassegna dedicata alle “Forme dell’Arte”

Una Locandiera tutta nuova: per concezione, ma anche per il tipo di rappresentazione che da sette anni si fa ogni volta diversa, successo dopo successo. E’ il piatto forte d’apertura per il Primo Festival delle Crete Senesi, dedicato alla “Forme dell’Arte” ed in scena da domani fino al 31 agosto in suggestivi luoghi della provincia di Siena. “La Locandiera messa in scena dalla compagnia di Beato e Angelica” è il titolo della prima rappresentazione, in scena domanisera (ore 20.30) all’Abbazia di Monte Oliveto (Asciano) e domenica 26 al teatro dei Risorti di Buonconvento (ore 21), eccezionalmente riaperto per l’occasione, sempre ad ingresso libero.
Una doppia occasione per riscoprire le radici dell’arte che affondano nella vita reale, e viceversa.

Prendendo spunto dalla commedia di Goldoni "Il Teatro Comico" ma anche da un meccanismo drammaturgico caro a Pirandello, la Compagnia delle Indie occidentali rielaborato infatti la tipica trama usandola come "canovaccio" per raccontare la storia di una compagnia di repertorio degli anni '40 che, giunta in una piazza dove "mangiano fino", si vede costretta ad abbandonare testi popolari come "Malacarne" "I figli di nessuno", per un testo classico: "La locandiera". Il gioco scenico è un continuo rincorrersi di piani storici, presente-passato prossimo-passato remoto: un occhio al “Teatro All’antica Italiana” di Tofano ed uno alla genesi della commedia scritta da Goldoni non per Teodora Medebach, prima attrice moglie del capocomico nonché sua amante, bensì per Maddalena Raffi Marliani, cosa che oltre allo scarso successo di pubblico ne determinò al suo debutto la breve vita sulle scene.


“La passione per l'abitudine, nell'attore come nell’essere umano in genere, si rivela essere insospettabilmente più forte di qualsiasi innovazione, di qualsiasi catastrofe” spiega la Compagnie delle Indie occidentali. La guerra difatti rimane fuori dalle mura del teatro, e anche quando prepotentemente vi penetra è solo un fastidioso intervallo fuori programma, che dà un ritmo serrato all'azione senza però riuscire a distogliere completamente l'attenzione dalla finzione.
Spettacolo di puro gioco teatrale, nato dal gusto per l’improvvisazione e la commedia dell’arte dei componenti del gruppo, questa Locandiera è al suo settimo anno di ripresa.

Andato in scena per la prima volta nel ’93 senza un copione scritto deve la sua vitalità al perfetto equilibrio raggiunto tra il rigore della struttura e la grande libertà che gli attori si sono conquistati giocando tra maschera carattere e personaggio. Nel gennaio del 1999, questo lavoro ha partecipato al 17th International Fadjre Theatre Festival a Tehran in Iran, scelta decisamente simbolica per riaprire all’occidente le frontiere culturali di questo paese dopo la rivoluzione del 1979.

tra gli attori spiccano i nomi di Roberto Negri, Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Laura Mazzi, Marit Nissen, Marco Pisano, Andrea Sartoretti. La regia è di Marinella Anaclerio, che condivide con Flavio Albanese la direzione artistica dell’intero Festival: dopo le due date della Locandiera, il programma riprenderà martedì 28 con il complesso vocale dei Faraualla.
Informazioni per il pubblico 0577/71441 cretefestival@katamail.com

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