Trenta nuovi alloggi per le famiglie disagiate

Redazione Nove da Firenze
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01 Luglio 2001 09:12
Trenta nuovi alloggi  per le famiglie disagiate

Trenta alloggi saranno concessi in affitto dal Fondo di previdenza per il personale della Cassa di Risparmio di Firenze al Comune di Firenze, che a sua volta li subaffiterà a famiglie in disagio sociale. Lo prevede un protocollo d’intesa siglato stamani in Palazzo Vecchio dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici, dall’assessore al patrimonio Tea Albini, da Foscolo Poggiolini, Vincenzo Valori e Luigi Fumia, per il Fondo di previdenza per il personale della Cassa di Risparmio di Firenze, da Nino Scripelliti per Confedilizia Ape, da Franco Belli per il Sunia, da Maddalena Puliti per il Sicet e da Giuliano Secchi per l’Uniat.

Il protocollo prevede l’impegno da parte del Fondo di offrire in locazione al Comune di Firenze, nel prossimo quinquennio, 30 alloggi (almeno 5 all’anno) che fanno parte del proprio patrimonio immobiliare. Gli alloggi saranno individuati all’interno del territorio di Firenze e nel circondario, in particolare a Empoli e Campi Bisenzio. Sarà direttamente il Comune di Firenze a sottoscrivere il contratto di locazione col Fondo, per poi mettere a disposizione gli alloggi a famiglie bisognose.

Il contratto avrà la durata di tre anni più due, come previsto dalla legge 431/98. Il Comune di Firenze pagherà un anno di affitto anticipato, riconoscerà al Fondo un rimborso di 500.000 sull’Ici per ogni contratto in regime concordato stipulato, oltre all’impegno sulla conservazione dell’alloggio, rispondendo di eventuali danni provocati. “L’importanza di questo accordo – ha sottolineato il sindaco Domenici – assume un grande valore dal punto di vista politico perché viene sottoscritto dalla grande proprietà immobiliare, i sindacati degli inquilini e l’Amministrazione Comunale.

E mi preme anche ricordare che si tratta del primo caso in Italia che rompe l’assenza di risposte da parte di un soggetto privato verso l’emergenza alloggiativa”. “Vorrei far risaltare il fatto – ha detto l’assessore Albini – che con questo accordo fra la proprietà immobiliare e l’Amministrazione Comunale si possa fronteggiare, seppur parzialmente, il problema degli sfatti e, più in generale, la situazione alloggiativa per le famiglie in difficoltà. Anche se apparentemente sembrano piccole risposte, in realtà sono segnali importanti perché si tratta di reperimento di alloggi che provengono da soggetti diversi, rispetto al Comune.

Vorrei anche sottolineare la grande sensibilità dimostrata dal Fondo, pur con tutte le difficoltà che un accordo come questo può creare, anche in rapporto agli inquilini storici, ossia i dipendenti della banca, con quelli indicati dal Comune che sicuramente avranno problematiche diverse dalle loro”.

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