Teatro al Cavallaccio: Uccellini & uccellacci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 giugno 2001 12:53
Teatro al Cavallaccio: Uccellini & uccellacci

Piazza del Cavallaccio, 28 e 29 giugno. Un’esplosione di parole, immagini video, suoni e musiche. Il progetto Uccellini&Uccellacci, voluto dal Q.4 e dalla Cassa di Risparmio di Firenze e realizzato dal Teatro Popolare d’Arte, arriva così alla sua fase finale dopo un anno di spettacoli e laboratori teatrali in cui sono stati coinvolti gli abitanti della Casella e alcuni attori professionisti.
L’allestimento, incastonato in una cornice metafisica, metterà in scena gli incontri e gli scontri fra generazioni; si popolerà di figure oniriche e di persone reali; sarà, per una notte, crocevia assoluto da cui si dipartono le strade del mondo.

Come mappa per i viaggiatori i cartelli con le direzioni e le distanze di città straniere che Astolfo, il guardiano e uomo di fiducia della piazza, sistema nel suo microcosmo fiorentino; quasi un vigile che ascolta e smista il traffico dei sentimenti, della vicinanza e della lontananza. Raccoglie le confidenze e le paure, le gioie e i segreti di chi gli vive intorno.
In scena più di sessanta persone fra bambini, giovani, adulti e anziani. Con loro gli attori del Teatro Popolare d’Arte e del Teatro Studio Craig.

A guidarli la regia di Gianfranco Pedullà. Ad accompagnarli la figura del grande attore fiorentino Giovanni Nannini, le musiche di Marco Magistrali e Alberto Pedullà, le scene di Roberto Mazzi e ‘il saggio Astolfo’ interpretato da Bartolo Incoronato.
Uccellini&Uccellacci si ispira a una sorta di percorso pasoliniano dentro le periferie del 2000. Il titolo infatti prende spunto da un poetico film del 1966 dove Pasolini raccontava il girovagare stralunato di Totò e di suo figlio Ninetto per le periferie di Roma.

Padre e figlio sono due sottoproletari e vagano simbolicamente tra le macerie di una presunta modernità. L’idea del progetto, e dello spettacolo, non vuole essere una riduzione teatrale dell’opera di Pasolini ma desidera recuperare il meccanismo narrativo di Uccellacci ed uccellini, un film che fondava il suo linguaggio su un surrealismo leggero e malinconico, il surrealismo delle favole, magari a sfondo sociale. Si è cercato di creare un evento originale nel quale si incontrassero attori dilettanti e professionisti.

Chi sono oggi nelle nostre periferie gli uccellini? E chi sono gli uccellacci? Dove sono i buoni e dove sono i cattivi?
Uccellini&Uccellacci ha voluto essere una scrittura teatrale autonoma creata dall’équipe degli artisti del Teatro Popolare d’Arte insieme alla popolazione del quartiere; ha cercato di andare a vedere queste cose con le armi della poesia scenica senza entrare nella biografia di nessuno, ma trasportando il tutto sul piano simbolico, sul piano dell’ironia, del paradosso, della metafora che è propria all’arte teatrale.
Info: Teatro Popolare d’Arte tel/fax 055/711319 – e-mail tparte@dada.it

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