Le possibili alternative al processo di incenerimento dei rifiuti saranno al centro del convegno internazionale promosso dal Forum ambientalista e dai gruppi consiliari di Rifondazione comunista. L’iniziativa, alla quale partecipano i comitati popolari contro gli inceneritori, movimenti e associazioni ambientaliste e alcuni esponenti del Global social forum, si tiene oggi e sabato prossimi nella sala Est-Ovest della Provincia di Firenze. Il calendario dei lavori prevede un dibattito sulle valutazioni sul piano di gestione dei rifiuti della Provincia di Firenze e la presentazione della “Carta delle osservazioni al piano”.
«L’obiettivo - ha spiegato il consigliere di Rifondazione Comunista Enrico Falqui - è quello di sviluppare un forte ed ampio movimento contro gli inceneritori». Di particolare interesse sarà la presa in esame dell’impatto sociale, ambientale e sanitario degli inceneritori di ultima generazione in Italia e in Europa ed in particolare, per quanto riguarda la Provincia di Firenze, degli impianti di termovalorizzazione previsti a Pontassieve-Selvapiana, alle Sibille ed a San Donnino. «Quanto a San Donnino - ha aggiunto Falqui - vorrei ricordare le 15 mila firme raccolte contro la realizzazione del termovalorizzatore.
Una larga fetta di popolazione, cioè, si è già espressa contro un impianto nocivo per la salute, pericoloso per l’ambiente, costoso per le tasse che i cittadini dovranno pagare e non vuole ricostruire in quell’area già inquinata e duramente emarginata un impianto di distruzione dei rifiuti ma anche della salute pubblica». Al convegno sono stati invitati gli amministratori locali e l'assessorato all' ambiente della Provincia. Concluderà i lavori Roberto Musacchio responsabile del dipartimento nazionale lavoro ed ambiente di Rifondazione Comunista».
