La reazione al risultato elettorale a Firenze secondo le Ricerche di Marketing dell'Istituto Freni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 giugno 2001 09:34
La reazione al risultato elettorale a Firenze secondo le Ricerche di Marketing dell'Istituto Freni

Periodo di rilevazione: prime 2 settimane di Giugno 2001
Metodo: Indagine condotta tramite interviste personali face to face e telefoniche a soggetti estratti casualmente per quote proporzionali tra i residenti nei 5 quartieri fiorentini. Campione: 410 interviste valide.

La reazione al risultato elettorale
Largamente prevalente risulta l’insoddisfazione per il recente risultato elettorale, in linea con la scelta di voto dei toscani, in netta controtendenza con quella nazionale.

L'insoddisfazione per l'esito delle elezioni politiche a livello nazionale è massima tra i pensionati ed i lavoratori dipendenti; tra professionisti, commercianti ed artigiani, risulta invece più diffuso il voto allo schieramento di CentroDestra e l’insoddisfazione risulta abbastanza contenuta. Il 73% degli elettori dell’Ulivo si dichiara molto insoddisfatto, il 66% degli elettori del CentroDestra si dichiara molto soddisfatto; evidentemente il risultato non si presta a equivoci.
Circa il 12% degli intervistati, concentrati soprattutto in alcuni segmenti della popolazione (lavoratori dipendenti), si dichiara indifferente al risultato della competizione politica.
L'ostensibilità del voto
Rispetto ai sondaggi elettorali che abbiamo condotto in precedenza si può osservare che la vittoria ha reso gli elettori del CentroDestra decisamente meno reticenti, spingendoli a dichiarare con più facilità le loro scelte, nella nostra regione largamente minoritarie e quindi socialmente "imbarazzanti".
Un risultato atteso
Non c'è stata, in genere, sorpresa; la lunghissima campagna elettorale, cominciata in realtà con il responso delle elezioni regionali della scorsa primavera e le dimissioni del governo D'Alema, aveva evidenziato l’emergere di un nuovo rapporto di forza anticipando l'esito dello spoglio; anche il 62% degli elettori del CentroSinistra riconosce che il responso delle urne corrisponde a quello atteso.
La diffusione sistematica dei pronostici elettorali da parte degli istituti di ricerca ha eliminato buona parte dell’effetto sorpresa anticipando con una elevata approssimazione quello che sarebbe stato il responso delle urne.
Le attese degli elettori
Le tematiche che gli elettori del CentroDestra vorrebbero venissero affrontate in via preliminare sono pensioni, lotta alla criminalità, lavoro/occupazione, tasse/imposte, secondo le promesse che hanno scandito la campagna elettorale.

Gli elettori del CentroSinistra concentrano il proprio interesse su lavoro/occupazione e pensioni. La sanità rappresenta una preoccupazione comune ai due elettorati (anche se con atteggiamenti contrapposti).
I timori degli elettori del CentroSinistra
Le attese degli elettori del CentroSinistra si concentrano in primo luogo sulla tematica delle pensioni, sia nel senso del rispetto degli impegni assunti dal CentroDestra durante la campagna elettorale (aumento delle pensioni sociali ad un milione) sia nell'attesa di una nuova sfida come quella che precedette la fine della precedente esperienza di governo del CentroDestra.

C'è inoltre un'ulteriore tematica specifica degli elettori del CentroSinistra: il timore di tagli in materia di assistenza sanitaria, spesso evocati con il termine di "privatizzazione".
Si tratta di un argomento ripetutamente evocato dal leader del CentroSinistra durante la campagna elettorale che sembra aver ottenuto un notevole effetto di mobilitazione fra l'elettorato di riferimento. Fra le attese specifiche degli elettori del CentroSinistra si segnala anche la soluzione del "conflitto di interessi" (indicazione raccolta a livello spontaneo); sembra prevalere comunque anche fra gli elettori del CentroSinistra un atteggiamento di attesa rispetto a quello di ricerca di uno scontro immediato.
La scelta a sinistra di Firenze e della Toscana Abbiamo posto ai nostri intervistati la seguente domanda: Anche in questa occasione la Toscana ha confermato la sua tradizione politica con un voto largamente a sinistra.

Ma, secondo Lei, perché il voto dei fiorentini, e dei toscani, è così diverso da quello della maggioranza degli italiani ? Cos’è che li rende differenti nella scelta di voto dagli altri italiani ?
Anche in questa occasione Firenze e la Toscana hanno confermato una larga prevalenza della Sinistra che rappresenta, invece, nel resto d'Italia la scelta di meno di un italiano su quattro. Questa anomalia elettorale rende perplessi gli elettori del CentroDestra che tendono ad interpretarla come un segno di resistenza al cambiamento, come un atteggiamento di paura a fronte alla novità.
Fra gli elettori del CentroSinistra prevale come interpretazione di questa specificità il richiamo alle tradizioni e alla cultura della nostra regione; fra gli elettori più anziani il riferimento risale agli anni della dittatura fascista e alla lotta di resistenza.

E' soprattutto la tradizione familiare, la scelta che si trasmette dalla generazione dei padri a quella dei figli la spiegazione più frequentemente invocata.
Gli elettori di sinistra fanno riferimento anche al "buon governo" regionale come spiegazione per la pluridecennale fedeltà di voto; in contrapposizione gli elettori del CentroDestra invocano gli strumenti del potere locale (politico e economico) come meccanismo di controllo sociale.
Si constata comunque il permanere di un'accesa divaricazione di scelte valoriali fra gli elettori dei 2 schieramenti, divaricazione che in altre parti d'Italia sembra invece placata: mentre gli elettori di sinistra propendono a riconoscere ai fiorentini, e ai toscani, una maggiore intelligenza e una perdurante fedeltà ai valori della solidarietà e della giustizia, che altri invece preferiscono dimenticare, quelli di destra parlano di cecità, ostinazione, pigrizia. Il voto prossimo venturo alle amministrative La domanda recitava: Fra circa 2 anni e mezzo si svolgeranno a Firenze le elezioni per il sindaco; Lei pensa di votare lo stesso schieramento delle elezioni politiche anche alle elezioni amministrative?
L’intenzione di voto appare abbastanza mobile: sono intenzionati a modificare in occasione delle prossime amministrative il proprio voto il 5% degli elettori, mentre si dichiarano incerti nella conferma del voto il 36%.

Il 58% degli elettori sono intenzionati a confermare il proprio voto. Solitamente, come è logico, specie considerando la breve distanza che ci separa dalla precedente consultazione la stragrande maggioranza degli elettori intervistati conferma il proprio voto. L’indecisione si concentra tra i segmenti di elettori che hanno premiato il CentroSinistra.

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