Il premio Pitti Immagine Uomo 2001 è assegnato a Hugo Boss

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 giugno 2001 19:12
Il premio Pitti Immagine Uomo 2001 è assegnato a Hugo Boss

Nel corso della cerimonia di inaugurazione del 60esimo Pitti Immagine Uomo (Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, 21 giugno 2001), il Sindaco di Firenze Leonardo Domenici consegna il Premio Pitti Immagine Uomo 2001 a Werner Baldessarini, presidente e amministratore delegato della Hugo Boss. Questa la motivazione:
"Dagli esordi di Metzingen in Germania all’attuale leadership internazionale, la storia della Hugo Boss racconta sia la lungimiranza nel percepire l’evoluzione della catena creativa e organizzativa della moda, sia l’intuizione dei cambiamenti negli stili di vita e nelle forme della comunicazione.

Così accade che una politica mirata di brand, l’ingresso in Borsa e l’internazionalizzazione della proprietà, lo stretto rapporto con i distributori e i consumatori, la passione e l’impegno diretto nello sport e nell’arte (dalla sponsorizzazione della MacLaren in Formula Uno alla collaborazione con il Guggenheim Museum), diventino gli elementi distinti e interrelati che formano la forte e coerente identità della società. Tutto ciò si concretizza in un prodotto innovativo e vincente, nella cui fisicità e nelle cui atmosfere si manifesta chiaramente l’affinità elettiva che Werner Baldessarini - vera e propria anima del progetto Hugo Boss - sente da sempre verso la moda italiana".
Nell’ambito delle manifestazioni per il 50° anniversario della nascita della moda italiana, in occasione di Pitti Uomo, l’Archivio G.

B. Giorgini ha ideato e realizzato una mostra intitolata: “Le origini del successo, il sistema moda a Firenze”, con la sponsorizzazione della Cassa di Risparmio di Firenze.
Fotografie, documenti e video, provenienti dall’Archivio intitolato al padre della moda italiana, fanno rivivere i tempi eroici dei primi anni in un’elegante atmosfera creata dall’architetto Elio di Franco.
Si raccontano firme come Gucci, Ferragamo, Pucci. Sono esposte le fotografie della prima sfilata, organizzata da G.B.

Giorgini nella sua casa fiorentina il 12 febbraio 1951 e quelle dell’ormai famosa Sala bianca di Palazzo Pitti. Quattro filmati video originali completano l’allestimento, arricchito da 14 gigantografie. E’ anche possibile navigare nell’Archivio Giorgini su cd-rom e seguire il racconto multimediale della nascita della moda.
Al centro dell’esposizione il magnifico abito-scultura realizzato per l’occasione da Roberto Capucci, maestro dell’arte della moda le cui creazioni sono state esposte nei musei di tutto il mondo.

Il vestito, dedicato a G. B. Giorgini, è ispirato ai colori della moda italiana.

WERNER BALDESSARINI
Werner Baldessarini nasce a Kufstein, in Austria, il 23 gennaio 1945. Il cognome italiano viene dal nonno paterno, insieme forse a una passione e sensibilità per la moda tutte mediterranee.
Nel 1975 viene chiamato dalla Hugo Boss AG come dirigente; nel 1988 entra nel consiglio di amministrazione della società; nel 1993 ne diventa vicepresidente; e infine, nel 1998, presidente.

Quella di Baldessarini è una figura dinamica, in perenne movimento: una caratteristica che ha saputo infondere all’azienda di cui è alla guida e a uno dei marchi di abbigliamento più importanti e conosciuti in tutto il mondo.
Una realtà che nel tempo è cresciuta fino a diventare tre linee distinte: Boss, dedicata al businessman cosmopolita (dallo scorso anno presente sul mercato anche con una collezione femminile); Hugo, pensata per un pubblico giovane, anticonvenzionale, anticipatore; e Baldessarini, la punta di diamante, per un uomo che riconosce il valore dei materiali più ricercati e delle lavorazioni artigianali.
Ma Hugo Boss non è solo moda e comunicazione.

Nel 1995 nascono la Hugo Boss Art Sponsorship e lo Hugo Boss Prize (i vincitori: 1996: Matthew Barney; 1998: Douglas Gordon; 2000: Marjetica Portrc), prestigiosi programmi di sponsorizzazione artistica sviluppati assieme al Guggenheim Museum di New York. Un’altra importante ribalta è quella delle grandi competizioni sportive internazionali, in primo luogo la Formula Uno (Hugo Boss è sponsor della McLaren dal 1984): Baldessarini è infatti un appassionato di motori e di auto. E la lista continua con golf, tennis, sci.
Un successo globale di cui Baldessarini è uno dei principali artefici, grazie anche alla sua visione del marchio come stile di vita dai precisi riferimenti contemporanei più che come semplice etichetta da apporre su un capo: una intuizione che si è rivelata vincente, e che ne ha fatto uno dei protagonisti della moda mondiale.

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