Tempi lunghi per la costruzione della nuova Centrale del Latte, anzi preoccupanti ritardi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 giugno 2001 00:04
Tempi lunghi per la costruzione della nuova Centrale del Latte, anzi preoccupanti ritardi

«L’assessore Biagi ha affermato che è stato solo comunicato lo spostamento del mercato Ittico della Mercafir per far posto alla nuova Centrale del Latte. A quanto mi risulta, dal progetto alla costruzione dei nuovi spazi per il mercato Ittico, sempre nell’area Mercafir occorrono circa 16 mesi. Tempi lunghi anche perché occorrono particolari permessi e autorizzazioni. Questo farebbe partire la costruzione del nuovo stabilimento della Centrale del latte solo successivamente, cioè nell’autunno del 2002».

Il giudizio è del capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi dopo la risposta dell’assessore Biagi all’interrogazione per sapere quando sarebbero cominciati i lavori della Centrale del Latte nell’area della Mercafir. Secondo Toccafondi «il problema sta nel fatto che per la costruzione della nuova Centrale del Latte occorrono quasi 27 mesi e con questi tempi la fine dei lavori dovrebbe essere prevista per dicembre 2004 o nei primi mesi del 2005. Una data ben lontana da quella del febbraio 2004, la data che compare nel protocollo d’intesa con la Tav».

«Un problema - ha aggiunto il consigliere di opposizione - che deve essere affrontato e chiarito immediatamente, per dare certezza sia agli operatori dell’area dell’Ittico alla Mercafir, sia ai dipendenti della Centrale del Latte. Un problema che rivela l’urgenza di un Consiglio comunale tematico proprio sul futuro della Centrale».
«L’immobilismo ed i ritardi nello spostamento della Centrale del latte rischiano di far pagare al Comune penali molto salate». E’ quanto ha dichiarato la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci secondo la quale «con un protocollo d’intesa come quello sottoscritto fra Comune e Tav, nel quale si parla della data del 2004 come termine ultimo per lo spostamento della Centrale del Latte da via Circondaria, proprio la Tav avrà vita facile nel far pagare caro all’amministrazione il ritardo nel completamento dei lavori».

«L’accordo con La Tav - ha spiegato la consigliera di AN - è del 15 febbraio. Il Consiglio comunale, quattro giorni dopo, ha approvato all’unanimità una mozione che invita sia il Comune di Pistoia che quello di Livorno a sospendere la vendita delle proprie quote della Centrale del Latte per portare avanti una strategia unitaria con Firenze. Da allora sono trascorsi tre mesi e non è successo niente». «L’atto propedeutico all’inizio dei lavori - ha aggiunto la Checcucci - dovrebbe sostanziarsi in una mera decisione dell’organo esecutivo della Mercafir, della quale il Comune detiene la maggioranza, con cui, molto semplicemente si trasferisce quell’area alla Centrale».

«La giustificazione avanzata dall’assessore Biagi in risposta alla mia interrogazione che attribuisce questo riconosciuto ritardo allo spostamento del Mercato Ittico - ha rilevato la consigliera di opposizione - non è sufficiente visto che era noto fin dalla scelta dell’area Mercafir che il Mercato Ittico doveva essere spostato. Perché quindi acconsentire ad una data che si sapeva non poter essere rispettata ed esporsi al rischio di penali». «La non chiarezza della vicenda - ha concluso la Checcucci - rende legittime certe domande ed ancor maggiormente certe perplessità.

Anche perché, essendo il Comune l’azionista di maggioranza della Centrale del Latte, spetta all’amministrazione disegnare la strategia anche in vista della futura ridefinizione degli assetti societari».

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