Il difensore civico pratese presenta il suo primo bilancio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 maggio 2001 16:35
Il difensore civico pratese presenta il suo primo bilancio

Il difensore civico della Provincia, Armando Bongiorno, ha presentato questa mattina ai capigruppo del consiglio la sua prima relazione sull’attività svolta, relativa al secondo semestre 2000. Nella relazione emerge che l’attività del difensore risulta nettamente in crescita specialmente da quando l’ufficio - attraverso le convenzioni sottoscritte con i comuni di Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Vernio e con la Comunità montana - è diventato «itinerante» e si è messo a disposizione dei cittadini sul territorio provinciale.

«Già nello scorcio dell’anno corrente, e più esattamente dal 6 marzo a tutto aprile, nella sede dei vari Comuni convenzionati mi sono state poste 18 questioni con richiesta di intervento - scrive nella relazione il dottor Bongiorno - Per questo in proiezione è presumibile un’esponenziale crescita dell’attività». Prossima dovrebbe essere inoltre la firma della convenzione anche con il Comune di Vaiano, visto che il consiglio comunale ha già deliberato in tale direzione «In tal modo - afferma il difensore - la rete di difesa civica coprirà tutto il territorio provinciale, caso unico, credo, in questa regione, tra le prime ad avere esteso l’istituto della difesa del cittadino in buona parte del territorio».

Nella sua relazione il dottor Bongiorno rileva che la «Provincia pur essendo la più giovane tra le province toscane può essere annoverata tra le poche che hanno dato attuazione all’istituto del difensore «. Al 31 dicembre del 2000 erano 26 i cittadini utenti che hanno richiesto formalmente l’intervento del difensore mediante istanze scritte o verbali. Di tali richieste, quindici riguardavano cittadini del Comune di Prato e sei si riferivano specificamente a provvedimenti amministrativi o attività dell’ente Provincia.

In particolare tali casi riguardavano la richiesta di chiarimenti sull’assetto societario della Publies, l’esclusione da una graduatoria per borse di studio sulla base dell’età, un errore nell’iscrizione alle liste di collocamento, la realizzazione di barriere architettoniche sulla Declassata un prossimità del Casello, e i danni commerciali causati a un’impresa nel corso dei lavori di raddoppio della Provinciale 126. A questa attività «ufficiale» si aggiungono una serie di richieste che arrivano al difensore direttamente dalle persone o via telefono che non vengono quantificate perché non sono di stretta competenza dell’ufficio.

«Nella maggior parte dei casi - afferma Bongiorno - si tratta di rapporti o situazioni conflittuali tra privati, di natura prevalentemente condominiale se non, addirittura, di natura familiare. Ciò nonostante ho ritenuto sempre di fornire suggerimenti o pareri, evitando di ricorrere alla esimente della non competenza».

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