Quartiere 5: Celebrazioni del 25 Aprile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2001 13:00
Quartiere 5: Celebrazioni del 25 Aprile

Alle ore 9,30 una biciclettata attraverso i luoghi storici della Resistenza a Firenze. Alle 9:00 l'inaugurazione di una mostra di opere d'arte dedicate alla Resistenza nella Sala "Falcone - Borsellino" del Consiglio di Quartiere n. 5 a Rifredi.
Attraverso l’arte i toscani hanno tramandato quella tradizione secolare di governo che è affiorata nella guerra di liberazione attraverso la capacità dei partigiani di stare attenti ai bisogni dei cittadini. Attenzione che porterà poi al CNLT prestigio riconosciuto ed autorità accettata con dignità di governo.

In Toscana gli americani si accorsero che qui tutto era diverso, non era come in altri luoghi dell’Italia povera e degradata dove si mendicavano aiuti e si sollecitavano favori, niente in Toscana veniva accettato per niente, si scambiavano vino ed olio con la benzina per i trattori, qui l’unico rapporto possibile era quello fra pari. Ancora più chiaro fu il 13 agosto quando gli alleati entrarono in città al seguito della Divisione Sinigaglia. Firenze era stata liberata dai partigiani della Divisione Arno con l’aiuto dei fiorentini la notte fra il 10 e l’11 agosto.

La mattina alle 6,45 la campana del Bargello (La Martinella) suonò dopo quattro anni di silenzio e il tricolore salì sulla torre di Palazzo Vecchio. La città si svegliò pochi giorni dopo la morte del comandante dell’Arno Aligi Barducci (Potente). Gli alleati furono costretti ad accettare l’amministrazione del CNLT altrimenti si sarebbero messi contro l’intera città. Nella mostra è anche forte la rappresentazione della donna nella Resistenza. Molte donne con il loro sacrificio hanno permesso alla Resistenza di vincere, donne partigiane, donne staffetta, ma anche madri, mogli e sorelle dei partigiani che erano occhi e orecchi dei combattenti.

Ruolo pagato a caro prezzo. L’esercito tedesco sconfitto a Roma si ritirava rapidamente verso il nord seminando morte e distruzione. Dalla strage di Castello, per restare nel nostro Quartiere, a quelle di S. Anna di Stazzena e di Marzabotto.

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