Privatizzazione terme Montecatini: al via le lettere d'invito

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2001 16:27
Privatizzazione terme Montecatini: al via le lettere d'invito

Per la privatizzazione delle terme di Montecatini si apre la seconda fase, quella finale. Con la decisione sulla documentazione necessaria per la trasmissione, da parte del consiglio di aministrazione, della lettera d'invito ai soggetti prescelti, la giunta regionale da' il via libera alla presentazione delle proposte di offerta da parte delle societa' ammesse. L'assessore alle terme ha fatto oggi in giunta il punto della situazione, precisando che la documentazione e' stata integrata in seguito agli incontri avuti, insieme al comune di Montecatini, con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria.

Della documentazione predisposta fanno parte la lettera d'invito, che contiene l'indicazione di obiettivi e condizioni per la redazione delle proposte, le modalita', i criteri di selezione e le procedure di valutazione. A questa si aggiungono lo schema di contratto di affitto di azienda, che la societa' di gestione dovra' sottoscrivere insieme allo schema di atto costituivo della nuova spa alla quale sara' affidata la gestione delle terme di Montecatini. Lo schema di contratto di affitto individua i beni e le attivita'oggetto della gestione: da una parte i beni a destinazione termale (ad esempio gli stabilimenti Tettuccio, Regina, Excelsior, Leopoldine, Bagni reali, Tamerici, La salute, Grocco, i magazzini, la biglietteria, locali tecnici, ecc), dall'altra i beni che potranno avere anche destinazione turistica non ricettiva (per esempio i bagni, l'istituto di cura, le serre, il guardaroba e le lavanderie).

Come previsto dalle linee guida, vengono indicate nel dettaglio le condizioni di partecipazione nella societa' di gestione. Il capitale della nuova societa' di gestione (di cui il 10 per cento detenuto dalla Montecatini spa, un altro 10 per cento dal soggetto unico rappresentativo delle categorie economiche locali, se esercitera' l'opzione, l'80 per cento, o il 90 se non viene esercitata l'opzione, al socio privato prescelto). Il consiglio di aministrazione della nuova societa' sara' composto da un presidente, da tre consiglieri di nomina del socio privato, da un consigliere del soggetto locale (se esercita l'opzione).
Quanto ai contenuti del piano industriale, dovra' rispecchiare le linee guida condivise da tutti i soggetti interessati.

Ai fini della valutazione saranno analizzati con particolare favore piscine termali, parchi aquatici, spazi fitness, ecc. Non saranno ammessi interventi che prevedano alberghi, strutture ricettive e centri commerciali. Gli interventi previsti dovranno garantire almeno 40 miliardi di investimenti sui beni termali. Avranno inoltre priorita' le offerte che proporranno ulteriori investimenti di tipo innovativo o di nuovi servizi e che prevedano incrementi occupazionali.
Le societa' ammesse verranno invitate presso la sede delle Terme di Montecatini per consentire loro di visionare alcuni documenti aziendali.

La valutazione complessiva delle offerte verra' fatta da una commissione esaminatrice, nominata dall'assemblea dei soci di Terme di Montecatini spa, che operera' anche con la consulenza degli advisor Ernst & Young e Bnl. La commissione valutera' le proposte tenendo conto dell'aderenza agli obiettivi di sviluppo e innovazione dei servizi dell'offerta, dell'aumento dell'occupazione diretto e indotto, dell'entita' degli investimenti proposti e della qualita' delle risorse manageriali impegnate.
Il prossimo passaggio, cruciale e decisivo per il processo di privatizzazione, sara a questo punto l'assemblea dei soci della Terme di Montecatini spa, che si riunira' entro la fine di aprile.

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