Frane nell’Alto Mugello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2001 12:39
Frane nell’Alto Mugello

13 marzo 2001 – La situazione delle strade dell’Alto Mugello, interessate anche la scorsa settimana da nuove frane e smottamenti, è stata portata ieri all’attenzione del Consiglio provinciale da una domanda di attualità di Giovanni Vignoli. Il rappresentante del Ppi ha chiesto informazioni sui provvedimenti presi per far fronte ai dissesti che si sonno verificati nelle aree di Marradi in particolare, e poi anche di Firenzuola e Palazzuolo.
La domanda di Vignoli ha consentito all’assessore alla viabilità, Mirna Migliorini, di fare un punto dettagliato sulla situazione.
I problemi più grossi si sono avuti sulla strada provinciale n.

74 “Marradi-San Benedetto”, rimasta chiusa dal 4 al 6 marzo per un ampio smottamento. Sulla strada n. 20 “Modiglianese” si è poi verificato un cedimento del piano stradale per una cinquantina di metri in località Ponte di Sessana, ed è stato indispensabile istituire un senso unico alternato.
L’assessore ha comunicato a Vignoli che è avviato a soluzione il ripristino della strada “della Faggiola”, in località Virli, dove all’inizio di febbraio uno smottamento ha quasi completamente ostruito il corso del Fosso Bordone.

C’erano dei problemi per il deposito del materiale franoso, ora superati con la collaborazione di un privato e del Comune di Casel del Rio, e proprio ieri, nonostante le condizioni meteorologiche non favorevoli, sono iniziati i lavori.
Ulteriori interventi in corso sono la sistemazione del cedimento del piano stradale in località Campo all’orzo, sulla provinciale n. 59 “di Bruscoli”, che sarà eseguito dalla ditta Pierini di Firenze non appena la stagione lo consentirà; quella della “Piancaldolese” in località Sasso San Zanobi, che sarà direttamente curata dalla Provincia attraverso il suo centro operativo di Firenzuola; quella infine di un tratto di muro di contenimento della sede stradale crollato a Mangona, sulla strada “di Montepiano”, per la quale si deve ancora definire se far realizzare i lavori a un’impresa o al centro mobile della Provincia.
Vignoli ha preso atto dalla risposta di Migliorini che la Provincia si è mossa in tempo ed in raccordo con le amministrazioni comunali.

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