Crisi occupazionale alla Nuovo Pignone: mozione di Rifondazione comunista

Redazione Nove da Firenze
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09 marzo 2001 13:47
Crisi occupazionale alla Nuovo Pignone: mozione di Rifondazione comunista

Una mozione sulla crisi occupazionale alla Nuovo Pignone e per impedire la perdita della leadership sui mercati internazionali della storica azienda fiorentina è stata presentata dalla capogruppo di Rifondazione comunista Monica Sgherri e dal consigliere Enrico Falqui. «Completato il piano industriale - sottolineano i due consiglieri di Rifondazione - alla Nuovo Pignone è iniziata la riduzione occupazionale di operai e impiegati, soprattutto, con l’espulsione dal ciclo produttivo dei lavoratori più anziani e più sindacalizzati, mentre è aumentato contemporaneamente il numero dei quadri e dei dirigenti.

Da questo momento è iniziata la drastica ristrutturazione del gruppo con massicci ricorsi agli ammortizzatori sociali e la vendita di stabilimenti periferici di Roma e di Schio». «La strategia della General Electric - proseguono la Sgherri e Falqui - è quella di regionalizzare la Nuovo Pignone con conseguenti drastici ridimensionamenti occupazionali nelle sedi periferiche, ridefinendo il ruolo dell’azienda fiorentina e delle sue gemelle in Toscana, con il rischio di una perdita complessiva di leadership sui mercati internazionali».

La mozione impegna anzitutto sindaco e giunta «a prendere urgentemente i necessari contatti con il ministero del lavoro e con il sottosegretario competente alla presidenza del consiglio dei ministri, in modo da riferire al Consiglio comunale circa la situazione occupazionale nello stabilimento fiorentino, sia riguardo al numero totale dei lavoratori posti in cassa integrazione, a seguito dell’accordo del 16 marzo del 1999, sia riguardo al numero totale posti in mobilità dopo tale accordo, sia riguardo ai 75 lavoratori posti in outplacement, al fine di verificare se l’azienda, che ha nel frattempo usufruito di ammortizzatori sociali, abbia rispettato gli impegni precedentemente assunti».

In secondo luogo la Sgherri e Falqui chiedono l’attivazione «di un tavolo istituzionale presso la Presidenza del Consiglio Comunale con la partecipazione di rappresentanze aziendali, dei lavoratori e dei sindacati per verificare il rispetto degli impegni assunti dal management della Nuovo Pignone, con particolare riferimento ai finanziamenti pubblici ottenuti per incrementare il numero degli occupati in azienda e nell’indotto».

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