8 marzo secondo i punti di vista - 1

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2001 23:42
8 marzo secondo i punti di vista - 1

8 marzo 2001) - Scherzando affettuosamente un parente di Elvira Guarnieri (100 anni) motteggia con un “ha superato il traguardo e corre ancora”. Forse non è solo retorica. C’è da credergli. Calenzano, Piazza San Niccolò. Elvira è lì, nella sua casa dove è accudita da un signora filippina, che aspetta la visita del Presidente della Provincia Michele Gesualdi, accompagnato dal sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani. Da qualche anno Gesualdi festeggia l’8 marzo facendo visita alle centenarie.

“ Insieme al grande piacere di incontrarle e portare loro i fiori – spiega il Presidente – c’è un insegnamento che emana da queste vite preziose e piene di rispetto per gli altri: i diritti degli anziani, purtroppo, vengono considerati a metà, quando dovrebbero valere almeno il doppio”. “Grazie infinite”, risponde Elvira. “Scusi se l’abbiamo disturbata per questo caffè”. “Ma che vuole che sia il caffè rispetto al piacere di una bella visita”.
Alle Casette di don Facibeni, nel quartiere di Rifredi, a Firenze, vive Natalina Ottanelli.

Coincidenza: il giorno di nascita è lo stesso del Presidente Gesualdi. Una piacevole sorpresa. “Anche questa è da ricordare”, esclama Natalina. “Ho ancora un po’ di memoria – aggiunge – Lo sa che a dicembre mi hanno fatto la festa per i cento anni?”. A tutte le ospiti delle Casette è stato donato un mazzo di mimose.
Ultima tappa, a Bivigliano, dalla Signora Virginia Fioravanti Lastrucci, che di anni ne ha compiuti 102, “l’800 non me lo ricordo, il Novecento sì tutto, questo nuovo ora si vede”.

“Presidente – dice Virginia a Gesualdi, accompagnato dal sindaco Renzo Crescioli e dall’assessore alla sicurezza sociale di Vaglia – conterebbe ogni cosa, ma il cervello è la cosa più importante”. E’ Virginia – un nipote ex sindaco di Vaglia e ora assessore all’agricoltura della Provincia di Firenze - a sorprendere tutti: per gli ospiti che sono venuti a trovarla ha preparato tante presine da cucina, forgiate dall’uncinetto e una generosa pazienza, la stessa con la quale prepara manufatti per la Misericordia che li utilizza per beneficenza.

“La cultura delle donne che ho incontrato stamani – osserva Gesualdi – è diversa dalla nostra perché è educata ed educa allo stare insieme. Dobbiamo riguadagnare questo senso di apertura anche rispondendo ai bisogni degli anziani, valorizzandoli, aiutandoli a restare nella famiglia che hanno creato, senza mortificarli mai. Credo che gli extracomunitari, anche a questo riguardo, rappresentano una notevole risorsa perché possono aiutarci ad accudire i nostri anziani”.
’In lode a una donna’’, era il titolo del concorso organizzato per il secondo anno consecutivo dall’assessorato alla pubblica istruzione e da ‘Progetto donna’, in occasione delle celebrazioni per l’8 marzo.

Oltre quattrocento studenti di sei scuole fiorentine si sono riuniti nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per la premiazione del concorso e la presentazione del volume dove sono stati raccolti tutti gli elaborati risultati vincitori lo scorso anno. ‘’Siamo convinti che questo è uno dei modi migliori per celebrare l’8 marzo – ha detto l’assessore Daniela Lastri - perché occorre rivolgersi ai giovani, agli uomini e alle donne di domani, per sviluppare in loro la cultura della convivenza e degli stessi diritti tra uomini e donne.

E i giovani rispondono’’. Il concorso dal prossimo anno, come ha confermato l’assessore, sarà inserito tra i progetti educativi delle scuole superiori di Firenze, diventando quindi un appuntamento annuale.

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