Teatro della Pergola: venerdì alle 17:00 presentazione dell’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Goldoni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2001 22:01
Teatro della Pergola: venerdì alle 17:00 presentazione dell’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Goldoni

L’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Goldoni pubblicata dalla casa editrice Marsilio di Venezianon è una delle solite edizioni nazionali destinate a circolare nel giro ristretto degli addetti, perché l’intento dell’editore e del comitato scientifico è stato quello di offrire un’edizione filologicamente corretta del teatro goldoniano in volumetti agili, con un costo contenuto, accessibile a diversi tipi di pubblico. L’impresa si è avviata nel 1993 in occasione del bicentenario della morte del grande commediografo veneziano.

Fino a quel momento la cultura italiana ed internazionale si era adagiata all’ombra della grande, meritoria fatica di Giuseppe Ortolani, iniziata nei primi anni del secolo appena scorso. Da tempo, però, si avvertiva l’esigenza di un’edizione impostata con nuovi criteri, che tenesse conto della correttezza del testo e delle esigenze maturate grazie anche alla crescita di una disciplina come la Storia del Teatro. La questione dell’edizione critica delle Opere di Carlo Goldoni è intricata, resa più complessa dalle numerose edizioni settecentesche che si intersecano l’una con l’altra, dalla mancanza degli autografi e dalla vastità dell’impresa di fronte alle cento e più commedie, alle decine di melodrammi giocosi, di drammi per musica e di altri componimenti teatrali, cui si affiancano poesie, prose amplissime di memoria ed un cospicuo epistolario.
Alla base di questa edizione vi è stata una preliminare indagine sulle stampe volute dall’autore dal 1750 agli ultimi anni della sua lunga vita al fine di determinare, opera per opera, i diversi stadi del testo.

Ogni commedia, pertanto, stampata in singolo volume ed affidata alla cura dei maggiori specialisti goldoniani, presenta un ricco apparato di varianti che illustra l’evoluzione della singola opera fino al momento in cui l’autore non impone ad essa una fisionomia definitiva. Con le pagine destinate alla fortuna si rende conto, poi, del cammino percorso dai testi nella continua e molteplice dinamica dell’interpretazione. L’edizione è giunta, ora, al suo ventiduesimo volume e ad essa hanno dato il contributo letterati, storici del teatro, registi che ci hanno fatto scoprire la modernità di Goldoni: Arnaldo Momo, Luigi Squarzina, Giorgio Strehler.

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