8 marzo con le donne del Bangladesh

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2001 22:18
8 marzo con le donne del Bangladesh

"Un volto per la vita", la campagna di Cooperazione Internazionale di sostegno alle donne sfigurate dall'acido solforico, arriva a Scandicci con quattro giorni di mostre, filmati e testimonianze dall'8 al 12 marzo alla Palazzina Direzionale di Piazza Togliatti. L'iniziativa è organizzata, dopo che il Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Scandicci.
L'iniziativa umanitaria è rivolta a sensibilizzare l'opinione pubblica per quanto accade ogni anno a duecento giovani donne del Bangladesh, una delle regioni più povere del subcontinente indiano.

Se osano ribellarsi a situazioni di dominio ed umiliante sottomissione vengono crudelmente punite con un gesto tanto violento, spregevole, ed umiliante che le segna indelebilmente per il resto della vita: acido solforico gettato in viso e sul corpo.
Per la prima volta se ne è parlato nel 1998, quando su Donna di Repubblica uscì un reportage drammatico e sconvolgente dell'inviata Renata Pisu. Volti, braccia, mani e corpi femminili di giovani e giovanissime sfigurate solo per aver respinto un corteggiatore, per vendetta, per ragioni di patrimonio, per faide familiari.

Un servizio che suscitò profonda emozione nell'opinione pubblica e dal quale è partita una campagna di sensibilizzazione che, su invito della stessa giornalista e del magazine femminile, è stata presa in mano da Cooperazione Internazionale, una organizzazione non governativa per la solidarietà e lo sviluppo dei popoli, che ha deciso di proporre e coordinare azioni in favore delle vittime di questa orribile violenza. Campagna che, battezzata "Un volto per la vita, è stata rilanciata da tutti i più importanti media nazionali fino a raccogliere oggi l'adesione di numerosi comuni italiani, enti, associazioni.

Con il loro contributo e sostegno sono già stati raggiunti alcuni importanti risultati come la ristrutturazione di un padiglione del Nagar Hospital a Dhaka , l'avvio di attività di fisioterapia riabilitativa, l'organizzazione di interventi di chirurgia plastica ricostruttiva e d i sostegno psicologico alle ragazze ed alle loro famiglie. Oltre ad una attività di documentazione, raccolta di testimonianze, informazione e sensibilizzazione capillare e diffusa che da tre anni, nella giornata della Festa della Donna, ha una delle occasioni più significative.

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