La vicenda delle 54 famiglie di via di Novoli rimaste ventiquattr’ore senz’acqua perché, nonostante avessero regolarmente pagato le bollette, risultavano morose nei confronti del Comune, è stata nuovamente affrontata dai consiglieri di Forza Italia Francesco Leoni, Valerio Abbate e Raimondo Portanova, dal capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi, dal consigliere di Alleanza Nazionale Antonio Gerardo Andriulli e dalla consigliera del PPI Lavinia Balata Orsatti che hanno presentato un’interrogazione all’assessore Coggiola.
I sei consiglieri chiedono anzitutto di sapere «su quale base i condomini di via di Novoli dovranno insinuarsi nel fallimento della “Centro contatori” dato che non ci sembrano essere dalla parte dei creditori» e «se lo ha fatto il Comune e per quale importo generatosi a fronte di quali crediti». In secondo luogo Leoni, Abbate, Toccafondi, Andriulli e la Balata Orsatti, vogliono conoscere «come mai il Comune non ha provveduto regolarmente a pretendere il pagamento delle esazioni effettuate dalla “Centro Contatori”, notoriamente società incaricata dallo stesso Comune ad effettuare questo servizio» e «con quale diritto si pretende dai cittadini che hanno regolarmente pagato il cosiddetto danno che, ci sembra, imputabile alla propria incapacità di essere burocraticamente, diciamo così, al passo con i tempi».