Apre la prima edizione di Perline una vera e propria perla del teatro di figura italiano, Scretch di Claudio Cinelli, uno spettacolo cult, che ha viaggiato attraverso venticinque paesi partecipando ad oltre cinquecento festival, e incantando un pubblico di ogni età (tra i cinque e i sessantacinque anni, dice Cinelli, sempre attento a non accettare pesanti inquadramenti di genere e a difendere la qualità del suo lavoro). Interamente dedicato all’amore, Scretch è uno spettacolo che non narra una storia vera e propria, ma molte storie: ognuna di esse parte dal tema dell’amore per ribaltare tutti i luoghi comuni legati al teatro di figura.
Nei suoi dieci strappi a questo specifico settore del teatro Claudio Cinelli si slancia in una carrellata che corre da una tecnica all’altra, da uno stile all’altro, regalandoci poesia, divertimento, piacere, e nello stesso tempo si slancia in una prova di maestria davvero straordinaria. E’ uno spettacolo senza tempo, fuori da ogni moda, e dunque appena creato: in pratica, dopo 15 anni di repliche, avremo ancora una volta una prima.
Alle ore 18, Il Piccolo Klaus, il Grande Klaus
di Hans Christian Andersen, a cura di Dimitri Milopulos.
Una bella - e poco conosciuta - fiaba di Andersen mette a confronto il Piccolo e il Grande: due Klaus , uno povero ma furbo e fortunato, l’altro ricco e mai contento, sempre teso a tallonare ed imitare in tutto e per tutto il suo piccolo omonimo, Piccolo Klaus, che trasforma e reinventa ogni cosa che gli succede trasformandola in magia e leggenda. Grande Klaus, geloso, cerca di ripetere magie e fortune a suo vantaggio, e provoca quasi sempre pasticci e disgrazie. Un inseguimento esilarante che finisce nelle acque fredde del fiume, dove si spegne l’invidia grossolana del Grande Sciocco della fiaba.
