Clan all'Educatorio il Fuligno dopodomani (ore 21)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 febbraio 2001 16:35
Clan all'Educatorio il Fuligno dopodomani (ore 21)

Clan è un progetto di ricerca teatrale, finanziato dal Progetto Porto Franco con la collaborazione del Comune di Fiesole, del nascente gruppo teatrale La chiave teatro che vede coinvolti artisti giovani nativi italiani (che lavorano in una situazione teatrale marginale ma ricca e viva) insieme ad artisti migranti che vivono e lavorano in Toscana e che rappresentano con la loro professionalità un reale arricchimento culturale, e migranti che, pur non essendo artisti, sentono forte la necessità di trovare un mezzo espressivo e di comunicazione e l'hanno trovato nel teatro.

Differenti culture, differenti provenienze, differenti età e modi di fare teatro, tutti con in comune la forte necessità di esprimersi e farsi vedere, di dire, di esserci. Clan è un progetto artistico e non sociale, che richiede concretamente un incontro fra diversità, del quale si nutre: uno spettacolo teatrale, in fondo. Il primo studio di Clan comprende due spettacoli LA VIOLA e SIGNORA HALEBY. La Viola. Una prostituta, il suo sfruttatore, il suo cliente, il loro amore. L’amore che come l’arte si nutre di diversità e di bellezza.

La Viola è un antologia di brani, frasi, poesie, parole di diversi autori che costruiscono una storia. La rivelazione di autori albanesi come Anastas Kondo, Dhimiter S.Shuteriqi, Dritero Agolli, Koco Kosta, Sotir Th.Andoni, Dhimiter Xhuvani, la potenza poetica di A. Blok e V. Majakovskyj, l'immediatezza del dialogo pasoliniano, e il racconto storico di Serena Vitale vengono amalgamati nel lavoro drammaturgico; un lavoro di scrittura e riscrittura alla ricerca di un linguaggio fluido, che compone la storia e la trasforma in icona.
La contrapposizione fra il piccolo mondo del benessere che tutto vorrebbe preciso, lineare, immobile e una cultura in cui tutto ciò che non si vede e non si tocca è spaventosamente quotidiano e reale, dove spirito e materia sono fusi in ogni momento con miriadi di risultanti diverse e variabili e dove la comunicazione è da tempo immemore soprattutto suono e danza.

Signora Haleby raccoglie, sulle direttive di Vania Coveri, alcuni brani di Franceso Mancini e la parola degli artisti africani che collaborano col gruppo, tentando di far convivere l'opera di un giovane autore fiorentino e la testimonianza contemporanea di una tradizione orale che ha alle sue spalle un cammino lungo migliaia di anni.

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