TRIBU, racconto del '900.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 febbraio 2001 12:22
TRIBU, racconto del '900.

Possiamo leggere il secolo che ci siamo lasciati dietro le spalle come il graduale passaggio dalla famiglia tribù alla sua completa disintegrazione? E' questo il senso dello spettacolo andato in scena al teatro Rifredi dal 30 gennaio al 3 febbraio e presentato dalla Compagnia La Casa dei racconti, sotto la sapiente regia di Duccio Camerini. Osservare la Storia, in particolare quella del '900, attraverso le microstorie di persone comuni costituisce un modo usuale di narrare e rappresentare fatti; è una prospettiva in cui storie anonime hanno la funzione di introdurre alle grandi storie.

Nello spettacolo TRIBU' la grande storia è solo un contesto in cui si susseguono micro-eventi casuali che si intrecciano e si allontanano: micro-eventi che però, secondo l'autore, danno il senso della grandezza e della tragedia di vite anonime. E' in particolare la disgregazione della famiglia quello che emerge dalle storie delle vite parallele dei personaggi, disgregazione che passa dai destini beffardi che accompagnano i componenti di una famiglia dagli inizi del '900 fino ai giorni nostri. E' la liberazione sofferta del personaggio narrante che dà il colpo di grazia alla famiglia, comunità naturale che si è trasformata in prodotto malato di una società malata.

Duccio Camerini, autore, regista e anche interprete, continua sulla strada di un teatro come racconto, recuperando il ruolo originale di un'arte che è soprattutto sana narrazione, piuttosto che intellettualismo. E' per questo che i bravi interpreti, in particolare Simone Colombari e Paolo Giovannucci, oltre a Paola Minaccioni, Crescenza Guarnieri, Cristina Cellini e Davide Lepore, riempiono uno spazio che non è limitato solo a quello della scena ma che è quello molto più ampio di un racconto in cui vengono coinvolti anche gli spettatori.

(RO)

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