Legge forestale: via libera alle modifiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 Febbraio 2001 07:24
Legge forestale: via libera alle modifiche

Meno oneri burocratici e procedure autorizzative più rapide, pur nel pieno rispetto degli equilibri ambientali. E' su questo che possono contare gli operatori della selvicoltura toscana grazie ad alcune modifiche apportate alla normativa regionale, da ieri in vigore grazie al visto del Commissario di Governo. "Un via libera che non era affatto scontato e che anzi ha trovato qualche resistenza - segnala l'assessore all'agricoltura e alle foreste, Tito Barbini - Alla fine comunque è stato premiato il nostro impegno per una normativa che non confonda una doverosa tutela ambientale con un aggravio burocratico insostenibile per gli operatori economici.

Difendere i nostri boschi, infatti, significa anche difendere le attivit… economiche ad essi collegate, nella consapevolezza che proprio il loro venire meno può produrre gravi problemi ambientali". Con la nuova normativa, spiega l'assessore, si definiscono gli interventi selvicolturali che rientrano nella categoria di "taglio colturale" e che, quindi, secondo la legislazione nazionale, non hanno bisogno di un doppio regime autorizzativo. Per gli interventi che non ricadono in questa categoria resterà infatti la necessità di ottenere l'autorizzazione sia per il vincolo idrogeologico che per quello paesaggistico, con una procedura che, per quest'ultima, è particolarmente gravosa.

In Toscana, grazie all'ampia definizione di "taglio colturale" introdotta dalla nuova normativa, per la quasi totalità degli interventi selvicolturali, purché finalizzati ad una gestione correttamente ecocompatibile, ci sarà bisogno solo dell'autorizzazione relativa al vincolo idrogeologico, rilasciata dall'amministrazione provinciale. L'autorizzazione paesaggistica sarà necessaria solo per gli interventi capaci di costituire pregiudizio per l'esistenza del bosco stesso.
"Ed è con lo stesso obiettivo di tutelare sia l'ambiente che le risorse del bosco che la Regione Toscana si è impegnata e si sta impegnando per l'abrogazione dell'articolo 2 della legge 365/2000, con le sue disposizioni che di fatto paralizzano i tagli boschivi, senza offrire affatto maggiori garanzie rispetto al rischio idrogeologico - ricorda ancora Barbini - E' un impegno che ci ha portato anche a sollevare una questione di legittimità costituzionale e per il quale iniziamo a vedere risultati concreti.

Proprio in questi giorni il Senato ha votato un emendamento che cancella l'articolo 2. Ora dovremo produrre un analogo sforzo, perch‚ anche la Camera faccia presto la sua parte, chiudendo definitivamente la questione".

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