Un polo tecnologico nel distretto conciario

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 gennaio 2001 00:14
Un polo tecnologico nel distretto conciario

Un Polo tecnologico nascera' nel distretto conciario di Santa Croce sull'Arno con il compito di promuovere la specializzazione del personale tecnico e intraprendere attivita' di formazione professionale, ricerca applicata, progetti di sostenibilta' ambientale, promozione e marketing. A dare l'annuncio e' l'assessore alle attivita' produttive Ambrogio Brenna che ha scelto di portare a Parigi, al congresso internazionale dei distretti industriali dell'Ocse, proprio il modello rappresentato dal distretto toscano della pelle e del cuoio.

Nel corso del suo intervento l'assessore ha delineato la fisionomia e le finalita' del nascente Polo tecnologico, che rappresenta un ulteriore tassello per lo sviluppo della zona. "Un modello di sviluppo - commenta Brenna - che ha la sua forza proprio nell'aver saputo far coesistere industria e territorio, sviluppo e qualita' della vita e dell'ambiente". E' in questo stretto legame, frutto della collaborazione fra conciatori e amministratori locali da sempre sostenuto anche dalla Regione, che va ricercato il perche' della competitivita' di un sistema economico che produce un fatturato di 3.500 miliardi, da' lavoro ad oltre 10.000 addetti e dove si concentra oltre il 35 per cento della produzione nazionale di pelli e il 98 per cento della produzione di cuoio da suola.
Il primo importante traguardo di questa collaborazione, che ha visto in prima fila le due associazioni dei conciatori (Associazione conciatori Santa Croce e Consorzio conciatori Ponte a Egola) a fianco dei sei comuni della zona (Castelfranco di Sotto, Montopoli, Fucecchio, Santa Croce, Santa Maria a Monte, San Miniato) e' stato quello della gestione della depurazione e degli impianti di smaltimento dei sottoprodotti della lavorazione.

L'investimento in campo ambientale e' stato, complessivamente, di 1200 miliardi. Cio' ha consentito la progressiva delocalizzazione delle produzioni in aree attrezzate, con un miglioramento della qualita' della vita e dell'ambiente". Su questo fronte e' previsto un ulteriore sforzo, con un investimento nel triennio stimabile in oltre 1000 miliardi, che serviranno per nuovi impianti di depurazione e recupero dei sottoprodotti, ammodernamenti tecnologici e ricerca, nuovi insediamenti nelle aree industriali.

Ancora a vantaggio delle imprese locali - come ha ricordato Brenna - i sei comuni dell'area si sono impegnati nella semplificazione burocratica, attraverso la realizzazione di una modulistica unificata che prefigura i compiti delo sportello unico per le imprese.
In questo quadro, il Polo tecnologico del conciario, che ha la fisionomia della societa' mista pubblico-privata, sara' un punto di riferimento essenziale per proseguire nella strada intrapresa della ricerca avanzata (vedi attivazione di due diplomi in chimica conciaria e ingegneria chmica conciaria con l'Universita' di Pisa), del trasferimento tecnologico alle imprese, della sostenibilita' ambientale.

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