Una normativa incomprensibile e pericolosa, che rischia di paralizzare le attività selvicolturali con i suoi eccessi burocratici e che invade pesantemente le competenze regionali, senza peraltro nemmeno offrire garanzie rispetto alle sue finalità di tutela del territorio. E' con queste motivazioni che la Regione Toscana ha deciso di fare sua la protesta degli operatori forestali e degli enti locali nei confronti dell'articolo 2 della legge 365/2000, relativa a "interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato e in materia di protezione civile". Contro questo articolo, annuncia l'assessore all'agricoltura e alle foreste, Tito Barbini, la giunta regionale ha deciso di sollevare una questione di legittimità davanti alla Corte Costituzionale. La Toscana si è poi mossa per creare un fronte comune con le altre regioni, tanto che proprio domani, gioved
Domenica, 08 Giugno 2025 - 12:48