Chiusa la mostra su Calatrava: 35 mila i visitatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 gennaio 2001 07:59
Chiusa la mostra su Calatrava: 35 mila i visitatori

Con un bilancio di 35 mila visitatori e uno straordinario successo di critica e di stampa, si è chiusa domenica a Firenze la mostra dedicata al grande architetto spagnolo Santiago Calatrava. Inaugurata lo scorso 5 ottobre a Palazzo Strozzi, la mostra ne ha presentato per la prima volta l’opera, allineando sculture e acquerelli accanto ai modelli delle sue moltissime realizzazioni: aeroporti, chiese, torri e ponti edificati in tutto il mondo, compresa la formidabile Città delle arti e delle scienze di Valencia da poche settimane aperta al pubblico.
“Calatrava”, ricorda l’assessore alla cultura Simone Siliani a nome del Comune di Firenze che ha promosso l’evento, “è uno dei più importanti architetti e artisti del nostro tempo e la sua mostra ha rappresentato per la città un’occasione per tornare nel circuito internazionale dell’arte contemporanea.

Calatrava ha detto più volte di ispirarsi al Rinascimento fiorentino: una dimostrazione ulteriore di come il patrimonio artistico che quel periodo ha sedimentato a Firenze può e deve essere interpretato come grande fatto contemporaneo, pena la sua celebrazione vuota e ripetitiva che ha, purtroppo, immobilizzato la città negli ultimi anni”.
Estremamente soddisfatto del successo, l’architetto Calatrava ringrazia Firenze e l’Italia per la calorosa ospitalità: “Sono molto contento di aver esposto in questa città.

E’ un sogno della mia vita che si è realizzato. Come tutti sanno, mi adopero per conciliare l’arte con la scienza e mi considero per questo un uomo del Rinascimento. Mostrare i miei lavori in quella che del Rinascimento è la patria è stata una soddisfazione immensa di cui desidero ringraziare il Comune di Firenze e gli sponsor. Senza la loro collaborazione la mostra non sarebbe stata possibile”.
Manuel Blanco, l’architetto che ha ideato e curato l’allestimento, ha avuto tra l’altro l’idea di riaprire tutte le tre porte di Palazzo Strozzi il cui loggiato interno si così offerto ai visitatori come una nuova pubblica piazza.

“Ho insistito su un allestimento molto concettuale”, spiega, “che facesse dialogare due epoche e due mondi: la struttura classica del palazzo con le forme e le idee dell’opera di Calatrava. Alla gente è molto piaciuto. Ai critici anche. Grazie Firenze”.

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