Pieve di Sant’Ippolito, finanziamenti per il completamento del restauro della chiesa della Contea di Vernio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2001 15:11
Pieve di Sant’Ippolito, finanziamenti per il completamento del restauro della chiesa della Contea di Vernio

Potrà essere completato, con il contributo della Provincia, il restauro esterno della Pieve di Sant’Ippolito e Cassiano, uno dei gioielli della Val di Bisenzio la cui esistenza è documentata già alla fine del Mille. Il complesso architettonico è già stato oggetto di un primo intervento per il rifacimento delle coperture, adesso si tratta di intervenire sugli esterni, sui pavimenti, sulla regimazione delle acque piovane e sull’elegantissimo portico. L’assessorato alla Cultura della Provincia ha risposto alla richiesta della Curia diocesana assicurando un contributo di 180 milioni, nell’ambito dei fondi destinati al patrimonio storico –artistico, che potranno coprire quasi la metà della spesa complessiva prevista che è di 424 milioni.

L’intervento della Provincia è legato al rilievo che il complesso assume nel contesto delle risorse artistiche della Val di Bisenzio. Con questo nuovo impegno l’ente conferma l’attenzione al patrimonio culturale e architettonico, bene da tutelare e da valorizzare nell’ambito di uno sviluppo che guarda a tutte le potenzialità del territorio. Attenzione che in Val di Bisenzio ha già visto l’assessorato alla Cultura impegnato per il grande intervento di recupero della Badia di Vaiano. La Pieve – lo ricordiamo – ha costituito il principale edificio religioso della contea dei Bardi.

Sorge nel punto in cui la strada principale della vallata (proveniente da Schignano e Migliana) si biforcava conducendo a Cantagallo e Vernio. La chiesa di Sant’Ippolito in Alpe è documentata dal 998 – unica pieve della vallata insieme a quella di Usella. L’attuale edificio, pur mostrando all’esterno tracce di modifiche, sembra principalmente il risultato di una ricostruzione del XII secolo e di una trasformazione avvenuta nel XIII secolo.

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