Agevolazioni per l’innovazione imprenditoriale in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 2000 10:56
Agevolazioni per l’innovazione imprenditoriale in Toscana

Aperto il bando per la presentazione delle domande a valere sulla Misura 5.1 del PRSE 2000. La Giunta Regionale, con la delibera n. 928 del 5 settembre 2000, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 40 del 4 ottobre u.s., ha approvato il bando per l’attuazione della Misura 5.1 del Piano Regionale dello Sviluppo economico anno 2000 (approvato con la delibera n. 98 del Consiglio Regionale del 29 febbraio 2000).
· Finalità
L’azione configura una linea di intervento, diretta a sostenere l’iniziativa di imprenditori e di investitori finanziari, per la realizzazione di progetti di investimento diretti alla creazione di nuove unità di produzione, al potenziamento e ristrutturazione di unità produttive operanti nel territorio della regione.


Si tratta, in sostanza, di un aiuto agli investimenti materiali e immateriali e di un aiuto all’occupazione mediante forme agevolative di accesso al credito a medio termine concessi a piccole e a medie imprese per la creazione di nuove unità produttive e per innovazioni di prodotto e di processo.
In particolare, l’azione si attua attraverso la costituzione presso un soggetto attuatore, individuato nella Fidi Toscana S.p.A., di un fondo per contributi in c/interessi e di un fondo speciale garanzia.
In particolare i contenuti sono i seguenti:
· Beneficiari
Possono essere ammesse al beneficio le piccole e medie imprese che al momento della presentazione della domanda abbiano i seguenti requisiti:
§ meno di 250 addetti;
§ un fatturato annuo non superiore a 40 milioni di Euro, oppure un bilancio annuale inferiore a 27 milioni di Euro;
§ requisito di indipendenza, ovvero il capitale o i diritti di voto non siano detenuti per il 25% o più da una o più imprese non conformi ai requisiti precedentemente elencati;
§ la cui attività prevalente sia identificata da uno dei seguenti codici Istat 1991:
- Sezione D;
- Sezione K, solo divisioni 72, 73,74;
- Sezione O, solo divisione 90.


· Investimenti ammissibili
Sono ammessi ad agevolazione i progetti di investimento finalizzati alla realizzazione di nuove unità produttive e quelli finalizzati al potenziamento e alla ristrutturazione di unità produttive già operanti in Toscana tramite interventi di innovazione di prodotto e/o di processo.
Saranno considerate prioritarie le iniziative collegate alla nuova economia.
Possono essere agevolati gli investimenti a partire da sei mesi antecedenti la data di presentazione della domanda di contributo.


· Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono quelle relative alla acquisizione e all’adeguamento dei beni immobili e mobili, in particolare:
- acquisto di terreni o del diritto di superficie, per un valore massimo pari al 10% del costo totale dell’investimento complessivo;
- acquisto, costruzione o ristrutturazione di fabbricati e infrastrutture specifiche ad uso aziendale;
- macchinari, impianti e attrezzature, compresi quelli necessari all’attività amministrativa dell’impresa ed esclusi quelli relativi all’attività di rappresentanza; mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione;
- progettazione e direzione lavori, studi di fattibilità economico-finanziaria, di valutazione di impatto ambientale e collaudo di legge;
- programmi e consulenze informatiche commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- brevetti o concessioni d’uso concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
· Entità dell’aiuto
L’agevolazione consiste in un contributo in c/interessi su un finanziamento bancario o su un’operazione di leasing.


Il contributo è pari alla quota interessi dell’ammortamento a rate costanti di un finanziamento bancario della durata non superiore a sette anni, di un importo non superiore all’80% della spesa ammessa.
L’intensità dell’aiuto non potrà superare il 15% Equivalente Sovvenzione Lordo (ESL) per le piccole imprese e il 7,5% ESL per le medie.
Nel caso in cui le aree interessate dall’investimento siano ammissibili alla deroga di cui all’art. 87.3c del Trattato di Amsterdam, la misura potrà essere elevata entro i limiti previsti dalla decisione della Commissione.


Non sono però ammessi a contributo i progetti di investimento inferiori a 440 milioni di lire e, indipendentemente dall’importo dell’investimento complessivo, finanziamenti o operazioni di leasing per un importo superiore a 3.000 milioni di lire.
Inoltre, tale regime di aiuto, essendo soggetto a notifica alla Commissione Europea, dovrà rispettare la regola del de minimis fino all’autorizzazione.
· Modalità partecipative e di erogazione
I soggetti che intendono avvalersi delle agevolazioni devono inoltrare domanda, redatta utilizzando gli appositi moduli, tramite lettera raccomandata A.R., alla Fidi Toscana S.pA.

La domanda dovrà essere corredata della documentazione prevista all’art. 7 della delibera pubblicata in B.U.R.T.
Le domande possono essere presentate a partire dal 2 novembre 2000 fino al 30 aprile 2002.
La graduatoria delle domande ammesse sarà formata quadrimestralmente a partire dal 30 aprile 2001 fino ad esaurimento risorse.
Le domande saranno agevolate in base all’ordine di graduatoria. Quest’ultima verrà formulata sulla base del miglior punteggio assegnato.
Infatti, perché i progetti di investimento siano ritenuti ammissibili agli aiuti è necessario che posseggano dei requisiti minimi in base ai quali è attribuito il punteggio .

La soglia di accesso è di 9 punti.
I requisiti indispensabili sono contenuti nell’Allegato alla delibera della Giunta Regionale.

GV

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