Settemila giovani attesi lunedì al Palasport

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 dicembre 2000 18:30
Settemila giovani attesi lunedì al Palasport

Sono attesi circa settemila giovani lunedì 11 dicembre al Palasport, dove si terrà il grande meeting “Battere la povertà, i diritti dei senza diritti”, organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con il Comune di Firenze, a cui parteciperanno fra gli altri il presidente della Commissione europea Romano Prodi e il premio Nobel per la pace Rigoberta Menchù, oltre al sindaco di Firenze Leonardo Domenici, al presidente della Regione Toscana Claudio Martini, al presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini; mentre come ospiti speciali sono attesi Beppe Grillo e Antonello Venditti.

Sarà la prima parte di una iniziativa che nel pomeriggio si sposterà a Palazzo Vecchio, per una tavola rotonda su “Sviluppo e cooperazione” che vedrà la partecipazione fra gli altri del ministro degli esteri Lamberto Dini. “Il Comune di Firenze – ha detto stamani il sindaco durante la presentazione dell’iniziativa – è fortemente impegnato sul tema del rispetto dei diritti umani e contro la povertà. Ha partecipato alla campagna lanciata da “Jubilee 2000” per cancellare debito: ha raccolto firme e lanciato appello alle città dei paesi più sviluppati affinché si unissero a Firenze in questa iniziativa, e chiedessero ai propri governi di tagliare il debito dei paesi sottosviluppati.

A questo appello hanno aderito città come Lisbona, Berlino, Nazareth, Reims e tanti altri comuni italiani e americani”. Domenici ha ricordato che il Comune di Firenze ha aderito a Banca Etica, e che nel giugno scorso ha organizzato la presentazione del rapporto annuale dell’Undp (il programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo). Per il futuro Firenze, insieme alla Fao, sta organizzando nell’autunno 2001 un incontro tra i sindaci delle città dei paesi più ricchi con quelli delle città dei paesi più poveri.

L’obiettivo è quello di definire una piattaforma comune di richieste da fare ai governi, ma anche avviare un processo di relazioni dirette tra le città. “La cooperazione sta cambiando – afferma il sindaco – Sempre di più la Farnesina intende far leva sugli enti locali quali attori delle politiche concrete, dei progetti di sviluppo di singole aree dei paesi in via di sviluppo. Questo però non può pesare solo sulle spalle dei miseri bilanci comunali. Occorre poter attingere alle risorse della cooperazione internazionale.

In questo modo, con l’impegno diretto delle città, sarà possibile anche evitare quelle dispersioni di risorse denunciate da tante parte, facilitare la relazione con le organizzazioni non governative”.

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