Quinto Martini in mostra a Villa Vogel

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2000 08:09
Quinto Martini in mostra a Villa Vogel

Il feeling del Q.4 con l’arte contemporanea conosce un’altra tappa fondamentale con la mostra dedicata a Quinto Martini, in programma nel Chiostro di Villa Vogel dal 2 dicembre al 25 febbraio 2001. L’evento acquista ulteriore significato alla luce della donazione al quartiere di alcuni lavori dell’artista, scomparso dieci anni fa. Si tratta di opere di grande valore destinate ad inserirsi negli spazi aperti e negli ambienti architettonici di Villa Vogel: la scultura ‘Donna sotto il bombardamento’, che verrà collocata nel cortile d’ingresso, il dipinto ‘Il giorno della mia libertà’, che andrà ad arricchire la Sala del Consiglio, e 5 ritratti in gesso di grandi personalità che hanno profondamente segnato la vita e la formazione di Martini (lo scrittore Carlo Levi, il poeta Mario Luzi, lo scrittore ed ex-sindaco Bonsanti, Don Facibeni e l’architetto Michelucci).
La mostra, oltre a far conoscere in anteprima le opere donate, si propone di valorizzare lo straordinario impegno espressivo dell’artista di Seano contro la guerra, la violenza e qualsiasi forma di intolleranza.

Verranno infatti esposti per la prima volta in forma organica i disegni realizzati da Martini nel periodo 1943-1945, durante il passaggio del fronte a Firenze e nella campagna circostante.
La mostra di Villa Vogel è un evento da non perdere per conoscere più da vicino questa figura, così profondamente intrecciata con la cultura toscana e italiana del Novecento, dalla frequentazione giovanile con Ardengo Soffici alla partecipazione alle riviste degli anni ’30 (come ‘Frontespizio’ diretta da Piero Bargellini), dal sodalizio umano e intellettuale con Carlo Levi al manifesto del gruppo ‘Nuovo Umanesimo’, che nell’immediato dopoguerra si schiera contro l’astrattismo nell’arte.

In Quinto Martini infatti resta fondamentale l’imperativo dell’arte come impegno civile e come dialogo permanente con la storia, con il territorio e con i cittadini, contro quella che giudicava un’involuzione elitaria ed autoreferenziale della contemporaneità. A testimonianza di questa scelta ‘civica’ così forte Martini ci ha lasciato una serie di splendide installazioni, a cominciare dal grande Parco-Museo open air realizzato nel suo paese natale, Seano.

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