Il Consiglio regionale ha approvato una delibera sul tema. Si calcola che in Toscana siano migliaia le donne che ogni anno
fanno richiesta di assistenza medica alla procreazione; e una quindicina i
centri conosciuti, tra pubblici e privati, dove viene offerto tale tipo di
assistenza. Per evitare i gravi rischi e i danni che la fecondazione assistita puo'
arrecare alle donne e ai nascituri nel caso si affidino a professionisti non
adeguatamente formati o a strutture ambulatoriali non idonee da un punto
di vista igienico e organizzativo, la Regione Toscana ha voluto dotarsi di
una forma di regolamento che circoscrive alle strutture riconosciute come
sanitarie l'attivita' di procreazione medicalmente assistita; stop quindi ai
semplici studi professionali.
Entro sei mesi saranno definiti dalla Regione i requisiti tecnici richiesti per
le autorizzazioni, assimimilabili a quelli piu' generali richiesti per
l'accreditamento.
Poi potranno essere presentate le domande; la delibera
approvata dal Consiglio regionale stabilisce inoltre i vari livelli delle
tecniche di procreazione assistita fissando per ognuno di essi i requisiti ai
quali deve rispondere la struttura medica.
"Abbiamo voluto costruire una misura non punitiva, ma regolativa -
sottolinea Rossi -. D'altra parte la Regione non puo' e non vuole introdurre
misure che spettano al Parlamento. Ma abbiamo voluto rispondere al
nostro dovere di garantire comunque la salute dei cittadini in attesa di
decisioni piu' complessive.
Per questo definiamo tempi che consentiranno a chi decide di proseguire l'attivita' intrapresa, e a chi si e' rivolto ad un professionista di fiducia, di adeguarsi e contemporaneamente di proseguire nei trattamenti avviati". In fase successiva e' previsto un ulteriore atto che conterra' le linee guida perche' chi opera nel settore svolga una corretta informazione sanitaria e sia documentato il consenso dei cittadini che si sottopongono a queste pratiche, attraverso anche una corretta illustrazione dei limiti di efficacia e tutti i possibili rischi per creare le condizioni di una scelta autonoma e consapevole.