La crisi della Libreria Seeber

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2000 22:19
La crisi della Libreria Seeber

I negozi storici, soprattutto quelli che hanno segnato la storia culturale della città, devono essere difesi. Lo ha scritto il sindaco di Firenze al ministro dei Beni Culturali, Giovanna Melandri, per chiedere un suo intervento a favore della libreria Seeber. “Ti chiedo – scrive Domenici alla Melandri - di valutare la possibilità di un tuo intervento per determinare una reale salvaguardia delle attività commerciali, che abbiano pregio storico e artistico, operanti nel settore librario, confidando che qualche effetto possa immediatamente riverberarsi” sulla situazione della storica libreria fiorentina di via Tornabuoni.


Il primo cittadino di Firenze, nella sua missiva, ha ricordato che ormai da anni, specie nei centri storici, si sta registrando “la progressiva sparizione di attività commerciali iniziate, in qualche caso, nel secolo scorso. Attività che costituiscono anche testimonianza e memoria della nostra cultura”. Il caso concreto, aggiunge Domenici, è suscitato dalla ventilata possibilità che la Libreria Internazionale Seeber, presente a Firenze in Via Tornabuoni con tre grandi vetrine dal 1865, sparisca, per cedere il passo negli stessi locali ad una griffe (Max Mara).

“Il rilievo particolare di questa vicenda deriva, come è evidente, dalla attività libraria che da quasi 150 anni si svolge nel negozio, con sicuro beneficio per la cultura cittadina e per la sua tradizione letteraria. Purtroppo – continua il sindaco - le norme che governano la materia del commercio non riescono ad arginare un fenomeno che ha radici in motivi di convenienza finanziaria. Ragioni tali da impedire l’efficacia delle prescrizioni, pur esistenti, a livello di strumenti urbanistici comunali”.

In evidenza