Il centenario della nascita di Ranuccio Bianchi Bandinelli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 novembre 2000 01:21
Il centenario della nascita di Ranuccio Bianchi Bandinelli

A centro anni dalla nascita di Ranuccio Bianchi Bandinelli, l’Università di Siena ricorda l’archeologo di fama mondiale, noto per aver impresso un profondo rinnovamento agli studi dell’arte classica. Mercoledì 15 novembre, alle ore 17, presso l’aula Magna del Rettorato, la figura dell’archeologo sense sarà ricordata da esponenti della vita accademica e da rappresentanti delle istituzioni locali. A da aprire l’incontro saranno il rettore dell’Università Piero Tosi, il sindaco del Comune di Siena Pierluigi Piccini e il presidente dell’Amministrazione provinciale Fabio Ceccherini.

Seguiranno gli interventi di Marcello Barbanera, Roberto Barzanti e Giuseppe Chiarante. Tra gli altri, interverrà anche il preside della facoltà di Lettere e Filosofia, Tommaso Detti.A lle ore 19, a Bandinelli sarà intitolata la sala di lettura della biblioteca della facoltà di Lettere, nella quale è conservato l’archivio Bandinelli. Il Fondo comprende circa 5000 monografie, 5000 estratti e numerosissime riviste di argomento preminentemente archeologico, il cui acquisto risale agli inizi degli anni ’70, quando la biblioteca comprò in blocco parte della raccolta personale delle opere di Ranuccio Bianchi Bandinelli, situata sia nella casa romana, sia nella villa di Geggiano, nei pressi di Siena.

Il nutritissimo gruppo degli estratti, la cui catalogazione è avvenuta negli anni 1998-1999, è particolarmente rappresentativo anche come testimonianza dell’intensa attività di ricerca dell’archeologo, costantemente arricchita da scambi con studiosi di ogni nazionalità.Nel corso della giornata di studio, sarà presentato il volume “Antiquitatis scientiarum munera”, Edizioni Protagon 2000. Ranuccio Bianchi Bandinelli fu docente di Storia dell’arte greca e romana nelle Università di Pisa, Cagliari, Firenze e Groningen, fu membro dell’Accademia dei Lincei, e diresse la Scuola nazionale di archeologia e la pubblicazione dell’Enciclopedia dell’arte classica e orientale e delle riviste “La critica d’arte” e “Dialoghi di archeologia”.

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