"Siamo disponibili ad inserire nel nostro Piano di
sviluppo i principi di Lisbona, la cui attuazione non puo' essere affidata al
solo livello statale. E' necessario sperimentare sul campo questi principi.
La Toscana ha chiesto quindi a Prodi e alla Commissione europea di essere
uno dei soggetti che anticipano la realizzazione degli obiettivi previsti
della carta di Lisbona".
Questa la sintesi dell'intervento del presidente della Regione, Claudio
Martini, al convegno su "New economy e young economy" organizzato dal
gruppo parlamentare del Partito socialista europeo presso l'Auditorium del
Consiglio Regionale.
Al vertice di Lisbona i 15 stati membri dell'Unione europea hanno definite
le linee delle politiche europee in materia di occupazione, riforme
economiche e coesione sociale.
Martini, che in mattinata aveva avuto un incontro con il Commissario
europeo alla societa' dell'informazione, Erkki Liikanen, ha ricordato
l'impegno della Regione per lo sviluppo della nuova economia e per il
sostegno alla nascita delle nuove imprese, soprattutto giovanili.
"Del resto la Toscana - ha precisato Martini - e' seconda in Italia per
numero di imprese legate alla new economy rispetto agli abitanti e in
questi anni ha investito moltissimo nella formazione, utilizzando
interamente tutti i fondi europei.
Ci sentiamo pienamente attrezzati per
rispondere alle sfide e alle domande delle imprese di questo settore, anche
se un tessuto produttivo come il nostro funziona attraverso un mix tra
tradizione e innovazione. E' per questo che oltre agli investimenti sulla
new economy, continueremo a sostenere anche i settori piu' tradizionali
e radicati".
Martini ha concluso ricordando come al progetto speciale sulla
"Toscana dell'informazione e della comunicazione" sono destinati 17
miliardi di finanziamenti nei primi due anni, cosi' da sostenere lo
sviluppo della new economy e consolidare il ruolo della Toscana come
regione d'avanguardia in quanto a vitalita' imprenditoriale, con le sue
oltre 2.000 imprese che operano nel campo dei servizi informatici.