"New economy e young economy"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 novembre 2000 22:15

"Siamo disponibili ad inserire nel nostro Piano di sviluppo i principi di Lisbona, la cui attuazione non puo' essere affidata al solo livello statale. E' necessario sperimentare sul campo questi principi. La Toscana ha chiesto quindi a Prodi e alla Commissione europea di essere uno dei soggetti che anticipano la realizzazione degli obiettivi previsti della carta di Lisbona".
Questa la sintesi dell'intervento del presidente della Regione, Claudio Martini, al convegno su "New economy e young economy" organizzato dal gruppo parlamentare del Partito socialista europeo presso l'Auditorium del Consiglio Regionale.
Al vertice di Lisbona i 15 stati membri dell'Unione europea hanno definite le linee delle politiche europee in materia di occupazione, riforme economiche e coesione sociale.
Martini, che in mattinata aveva avuto un incontro con il Commissario europeo alla societa' dell'informazione, Erkki Liikanen, ha ricordato l'impegno della Regione per lo sviluppo della nuova economia e per il sostegno alla nascita delle nuove imprese, soprattutto giovanili.
"Del resto la Toscana - ha precisato Martini - e' seconda in Italia per numero di imprese legate alla new economy rispetto agli abitanti e in questi anni ha investito moltissimo nella formazione, utilizzando interamente tutti i fondi europei.

Ci sentiamo pienamente attrezzati per rispondere alle sfide e alle domande delle imprese di questo settore, anche se un tessuto produttivo come il nostro funziona attraverso un mix tra tradizione e innovazione. E' per questo che oltre agli investimenti sulla new economy, continueremo a sostenere anche i settori piu' tradizionali e radicati".
Martini ha concluso ricordando come al progetto speciale sulla "Toscana dell'informazione e della comunicazione" sono destinati 17 miliardi di finanziamenti nei primi due anni, cosi' da sostenere lo sviluppo della new economy e consolidare il ruolo della Toscana come regione d'avanguardia in quanto a vitalita' imprenditoriale, con le sue oltre 2.000 imprese che operano nel campo dei servizi informatici.

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