Un piano per la riduzione delle liste di attesa negli ospedali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 novembre 2000 22:13
Un piano per la riduzione delle liste di attesa negli ospedali

Un anno di tempo, due tappe intermedie di valutazione da oggi al 31 dicembre 2001: il piano dell'assessore al diritto alla salute Enrico Rossi per la riduzione delle liste di attesa parte dalle patologie tumorali, per cui i piani sanitari nazionale e regionale prevedono percorsi di attenzione in considerazione dell'impatto sulla vita dei cittadini malati, cui vanno garantiti tempi di cura certi.
L'obiettivo e' arrivare ad un'attesa di non piu' di sette giorni in media per tutte le prestazioni diagnostico-terapeutiche, con punte di uno-due giorni nel caso dei referti citologici, di tre per quelli istologici e le visite su richiesta.

Lo strumento essenziale per arrivare a questi risultati e' rappresentato dal Cord (centro oncologico di riferimento dipartimentale), fulcro della gia' avviata rete oncologica regionale, che avra' il compito di coordinare l'attivita' di tutti e settori specialistici necessari allo sviluppo dei percorsi di prevenzione e cura. Se dalle due fasi di verifica si dovessero rilevare ritardi e il permanere di tempi lunghi di attesa, la Regione chiedera' alle Asl progetti specifici di intervento da finanziare con fondi speciali.
Le patologie tumorali rappresentano una delle prime cause di morte a livello nazionale; sono circa 270mila ogni anno i nuovi casi diagnosticati.
In Toscana sono stimati in piu' di 22mila i nuovi casi per l'anno 2000, seconda causa di morte in assoluto; a cinque anni dalla diagnosi, il dato di sopravvivenza e' valutato, sempre nella nostra regione, in oltre 46mila pazienti.


"Si tratta di un primo atto, peraltro dovuto, per dare sostanza all'azione del Cord e della rete oncologica - sottolinea Rossi -, che rappresenta un primo concreto segnale, e un impegno per tutto il servizio sanitario regionale, per rompere il circolo vizioso creato in questi anni dalle liste di attesa. Un segnale che ci impegnamo a estendere all'intero sistema di diagnosi nei tempi piu' brevi possibili".

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