Un anno di tempo, due tappe intermedie di valutazione da
oggi al 31 dicembre 2001: il piano dell'assessore al diritto alla salute
Enrico Rossi per la riduzione delle liste di attesa parte dalle patologie
tumorali, per cui i piani sanitari nazionale e regionale prevedono percorsi
di attenzione in considerazione dell'impatto sulla vita dei cittadini malati,
cui vanno garantiti tempi di cura certi.
L'obiettivo e' arrivare ad un'attesa di non piu' di sette giorni in media per
tutte le prestazioni diagnostico-terapeutiche, con punte di uno-due giorni
nel caso dei referti citologici, di tre per quelli istologici e le visite su
richiesta.
Lo strumento essenziale per arrivare a questi risultati e'
rappresentato dal Cord (centro oncologico di riferimento dipartimentale),
fulcro della gia' avviata rete oncologica regionale, che avra' il compito di
coordinare l'attivita' di tutti e settori specialistici necessari allo sviluppo
dei percorsi di prevenzione e cura. Se dalle due fasi di verifica si dovessero
rilevare ritardi e il permanere di tempi lunghi di attesa, la Regione
chiedera' alle Asl progetti specifici di intervento da finanziare con fondi
speciali.
Le patologie tumorali rappresentano una delle prime cause di morte a
livello nazionale; sono circa 270mila ogni anno i nuovi casi diagnosticati.
In Toscana sono stimati in piu' di 22mila i nuovi casi per l'anno 2000,
seconda causa di morte in assoluto; a cinque anni dalla diagnosi, il dato di
sopravvivenza e' valutato, sempre nella nostra regione, in oltre 46mila
pazienti.
"Si tratta di un primo atto, peraltro dovuto, per dare sostanza all'azione del
Cord e della rete oncologica - sottolinea Rossi -, che rappresenta un primo
concreto segnale, e un impegno per tutto il servizio sanitario regionale, per
rompere il circolo vizioso creato in questi anni dalle liste di attesa. Un
segnale che ci impegnamo a estendere all'intero sistema di diagnosi nei
tempi piu' brevi possibili".