Torrenti Ema e Greve. La presidente del quartiere 3 Lucia Matteuzzi: "è necessario un piano di manutenzione straordinaria ed ordinaria degli argini"

Redazione Nove da Firenze
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16 ottobre 2000 22:16
Torrenti Ema e Greve. La presidente del quartiere 3 Lucia Matteuzzi:

I torrenti Ema e Greve non dovranno solo essere ripuliti dai rifiuti, ma anche essere oggetto di un piano articolato di manutenzione straordinaria e ordinaria degli argini. A sottolineare l’urgenza degli interventi sui torrenti è la presidente del quartiere 3 Lucia Matteuzzi. “L’interrogazione del consigliere Basosi a proposito della necessità di un intervento del consorzio Quadrifoglio su torrente Ema, - spiega la Matteuzzi- mi offre l’occasione di intervenire sui problemi relativi ai due torrenti non solo da ripulire, ma anche sui quali mettere a punto un piano articolato di manutenzione straordinaria e ordinaria degli argini.”
“ Per quanto riguarda la Greve, esiste un problema serio di fognature soprattutto nel tratto dell’abitato della “Gora”, problema che dovrà essere affrontato in modo risolutivo – prosegue la Presidente del quartiere 3- .

Il Consiglio di Quartiere 3 negli anni passati ed anche recentemente, si è attivato per sollecitare alcuni interventi alle autorità competenti sui torrenti Ema e Greve, Autorità di Bacino del fiume Arno, Regione Toscana, Provincia di Firenze, Consorzio di Bonifica Colline del Chianti, Comune di Firenze-Assessorati all’Ambiente ed ai Lavori Pubblici e Comuni limitrofi interessati, senza purtroppo ottenere grandi risultati .”
La Regione Toscana, come previsto dalla Legge, ha attribuito una quota di 1.500.000.000 di lire al Comune di Firenze per l’intervento realizzato dall’Assessorato ai Lavori Pubblici per la “Ricalibratura del torrente Ema a monte ed a valle del ponte in località Galluzzo”.

La progettazione e la direzione lavori sono stati affidati all’Ing. Leggeri. “Tale intervento, - spiega Lucia Matteuzzi- ormai giunto quasi a conclusione, prevedeva la risagomatura delle sponde e la ricalibratura del letto del fiume (con l’inserimento di massi appoggiati nel calcestruzzo), al fine di permettere, anche in periodi di “magra”, la possibilità di creare delle pozze d’acqua per favorire la sopravvivenza della fauna acquatica.” A questo proposito la presidente del quartiere 3 sottolinea, come i Consigli di Quartiere, in questa materia, non hanno competenze dirette e nessuna possibilità di gestione delle risorse.

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