"L'assillo delle giornate di degenza media rischia di mettere a
repentaglio l'attenzione al rispetto per la persona umana e la stessa deontologia
medica". Lo scrive Angelo Passaleva vicepresidente della giunta regionale e assessore
alle politiche sociali nonche' medico allergologo, in un articolo sul "Popolo"
prendendo spunto dalle recenti dichiarazioni del ministro Veronesi sulle strutture
ospedaliere.
Definite "piuttosto sorprendenti" quelle dichiarazioni e sottolineato come "un ministro
non pu• sparare affermazioni così perentorie senza chiedersi quali saranno le
conseguenze sui cittadini" anche perché "in questo modo si riesce solo a gettare
discredito sulle strutture pubbliche", Passaleva si sofferma sull'invito del ministro
Veronesi di portare a tre le giornate medie di degenza.
"Veronesi - scrive Passaleva - è un medico e quindi sa bene che solo una parte delle
malattie non curabili o diagnosticabili a domicilio possono essere trattate in regime di
day hospital o con degenze inferiori a tre giorni: per molte altre malattie le degenze
sono nettamente più lunghe e non certo per carenze organizzative o strutturali".
"L'assillo delle giornate medie di degenza - prosegue Passaleva - rischia di mettere a
repentaglio l'attenzione al rispetto per la persona malata e la stessa deontologia medica.
Sempre più spesso si dimettono pazienti non ancora guariti, non curabili a domicilio e ai
quali si consiglia di stare qualche giorno a casa per tornare dopo qualche tempo a
completare la cura.
Ancora più frequentemente i pazienti sono dimessi con diagnosi
provvisorie e invitati a rientrare dopo alcuni giorni per completare le indagini. Così le
degenze medie certamente si accorciano ma con quali compromessi deontologici e con
quali danni per i pazienti? Vogliamo chiedercelo?".
A giudizio di Passaleva il ministro "si sta impegnando con tutta la sua competenza e
buona volontà, ma deve contribuire alla lotta agli sprechi non solo con le esortazioni ma
fornendo indicazioni credibili".