La Usl ha garantito che a tutti quelli che si presenteranno verranno erogate subito le medicine gratis e tutte le prestazioni sanitarie di cui avranno bisogno. La questione è stata sollevata ieri in consiglio regionale dai consiglieri di Forza Italia Anna Maria Celesti e dal capogruppo Bartolozzi, ma è destinata a far discutere ancora, anche perchè la notizia dell'apertura di un ambulatorio per gli immigrati irregolari, già sollevata mesi dai consiglieri comunali di Forza Italia, era stata ufficialmente smentita dal sindaco Lido Scarpetti il 3 luglio.
"La scelta dell'Asl di Pistoia di dedicare una struttura
ambulatoriale alla prevenzione e cura degli immigrati senza permesso di
soggiorno e' doverosa e lungimirante - afferma l'assessore regionale al
diritto alla salute Enrico Rossi -.
Rappresenta un presidio a garanzia della
salute e della sicurezza sia per i cittadini extracomunitari che per tutta la
restante popolazione, sulla scia di una tradizione di assistenza senza
preclusioni che onora da sempre la Toscana".
La questione di un riconoscimento di fatto di questo o quello stato
giuridico non sussiste, aggiunge l'assessore, perche' e' compito di altre
istituzioni: "Il codice regionale attribuito a tutti coloro che si presenteranno
e' solo una misura che consentira' di rintracciare, ad uso esclusivamente
sanitario, notizie sul percorso di assistenza e cura fornito a quella persona,
anche nel caso di contatto con un'altra struttura sanitaria regionale".