“Sono stato eletto sindaco quasi dal 52 per cento dei fiorentini. Da loro ho ricevuto un mandato chiaro: quello di governare la città. E a loro devo rispondere”. Così ha replicato Leonardo Domenici alla polemica rilanciata oggi in consiglio comunale dal capogruppo di Forza Italia, nel corso del dibattito sulle dimissioni di Franco Scaramuzzi (ex candidato sindaco del centro destra nelle scorse elezioni amministrative).
Domenici, rispondendo all’accusa dell’esistenza di un regime e della mancanza di possibilità di controllo da parte delle opposizioni sulle attività istituzionali, ha invitato i consiglieri del Polo a portare degli esempi concreti ed ha ricordato che “appena se ne è presentata la possibilità, le opposizioni hanno avuto dei rappresentanti nei collegi dei sindaci revisori delle aziende partecipate” E questo è già accaduto almeno in un caso, quello dell’Afam.
“Dispiace anche a me che il professor Scaramuzzi non faccia più parte di questo consiglio comunale - ha aggiunto il primo cittadino – ma ritengo che la sua interpretazione dei nuovi meccanismi che regolano l’amministrazione comunale non sia aggiornata. E la campagna che è partita perché anche il sindaco di dimetta ha solo intenti elettoralistici. I fiorentini mi hanno eletto ed io penso a governare la città e non a perdere tempo con polemiche sterili e poco costruttive”.
Rispetto allo scorso anno, nel primo semestre del Duemila gli interventi realizzati dall’amministrazione sono aumentati del 140 per cento.
Lo ha annunciato oggi in consiglio comunale il sindaco Leonardo Domenici, durante la discussione sul documento sullo “Stato di attuazione dei programmi contenuti nella relazione previsionale al 30 giugno 2000”.
Documento al centro di un’aspra polemica da parte delle forze di opposizione.
Aprendo il suo intervento il sindaco ha per prima cosa introdotto una valutazione politica. “Mi chiedo se anche in passato ci fossero stati dibattiti così intensi su questo documento - ha detto -.
Non mi risulta. Ho la sensazione che quando si vuole correre dietro a campagne giornalistico-elettorali prive di fondamento e basate su dati non reali, come è accaduto in questo caso, si rischia di inciampare. Vorrei quindi riportare le cose al loro dato di realtà”. “Qui si sta discutendo su un documento che fa una verifica sulla capacità realizzativa della struttura rispetto agli obiettivi programmatici. E’ una verifica che la macchina comunale fa su se stessa. Ed è una verifica positiva, visto che si è raggiunto il 94 per cento degli obiettivi”.
Il sindaco ha precisato che su alcuni obiettivi non raggiunti si deve lavorare e recuperare, per esempio sul recupero dell’Ici o sulla gestione di musei comunali, dove c’è stato un calo di visitatori. “Ma verificando le ragioni di alcuni ritardi – ha aggiunto – si scoprono motivazioni chiare e ragionevoli, che hanno consentito dove possibile adeguate misure correttive, mentre in altri casi è ora noto che nel frattempo, rispetto alla data del 30 giungo, i programmi sono stati completati”.
“Mi fa comunque piacere – ha sottolineato poi Domenici – che sia partita questa discussione: significa che l’operazione di trasparenza che volevamo fare con la redazione di questo documento ha funzionato. E chiudo con un invito: se si riuscisse a fare i dibattiti sulla base di dati reali e non sulla ‘disinformatio’, la città ne trarrebbe certo vantaggio”.