Lo ha ammesso il presidente della Regione Toscana, Claudio
Martini, rispondendo ad alcuni giornalisti che gli avevano chiesto una
dichiarazione sugli sviluppi della vicenda dopo l'incontro di martedi' in
prefettura. "In quella sede - ha detto Martini - e' emersa un'obiettiva
difficolta' a trovare una soluzione, ma sarebbe irresponsabile
drammatizzarla come stanno facendo alcuni rappresentanti del
centrodestra. Abbiamo bisogno tutti quanti di stemperare il clima e di
superare la fase emotiva, per questo ho apprezzato la decisione del prefetto
Serra di riunire tutti i protagonisti della vicenda intorno ad un tavolo: ogni
iniziativa volta alla distensione dev'essere vista con favore".
Entrando nel merito della questione Martini ha detto di aver espresso al
ministro dell'interno Bianco, tramite il prefetto Serra, il proprio
orientamento che Š quello, ha ribadito, della massima disponibilita' a
collaborare per trovare la soluzione piu' idonea.
"Fin dall'inizio - ha detto Martini - si è trattato di trovare un punto di incontro tra adeguatezza tecnica delle soluzioni individuate e accettazione
politica e sociale di quelle soluzioni.
E' quello che abbiamo fatto e che non ci stancheremo di fare. Nessuno puo' pensare che su questo orientamento ci faremo demoralizzare. Ma altrettanto chiaro dev'essere che la soluzione deve rispondere a quei due requisiti: fattibilita' tecnica e maggior consenso possibile. Non siamo certo l'unica Regione che non ha ancora risolto il problema nei termini indicati dalla legge Turco-Napolitano sull'immigrazione e il fatto che ancora non si sia giunti alla decisione finale non significa affatto che il Centro non si fara'.
Ma per risolvere il
problema occorre appunto una maggior serenita'.
Stiamo attendendo di
vedere la relazione del governo e nei prossimi giorni mi mettero' in
contatto direttamente con il ministro Bianco per capire meglio il loro
orientamento".
''La vicenda del centro per immigrati clandestini e' esemplare della incapacita' di governo delle amministrazioni di sinistra''. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Ccd, Marco Carraresi.
Secondo Carraresi, ''sono tutti elementi di una evidente incapacita' di governo dei problemi sia l'attesa, fino all'ultimo, di una scelta divenuta ora urgente e affrettata; sia la mancanza di chiarezza nei criteri stabiliti per individuare la sede piu' idonea; quanto l'incapacita' di definire un quadro di garanzie per il territorio circostante e per i cittadini che vi abitano; tanto il mancato coinvolgimento delle comunita' locali e dei loro rappresentanti istituzionali''.
