21 anni di sogni e illusioni, di speranze e delusioni. 21 anni che la Rossa, la più amata d’Italia, non saliva sul podio più alto della Formula Uno. Era dal 1979, da quando il sudafricano Jody Scheckter aveva trionfato, che la Ferrari non si aggiudicava un titolo mondiale. Poi una serie maledetta di insuccessi, di tragedie, avevano costellato il cammino della macchina di Maranello. E’ toccato al campione tedesco Michael Schumacher interrompere la serie negativa, lui che già aveva vinto due titoli alla guida della Benetton.
Con questa affermazione il pilota germanico entra nella storia dei grandissimi delle quattro ruote, raggiungendo nella classifica dei pluridecorati Senna, Piquet, Lauda, Stewart, Brabham( tutti a quota tre successi). Davanti a lui ci sono ora solo Prost(4 titoli) e Fangio( 5 affermazioni). Schumacher con la conquista del titolo firma, inoltre, il decimo trionfo mondiale della Ferrari( 1952-’53 Ascari, 1956 Fangio, 1958 Hawthorn, 1961 Hill, 1964 Surtees, 1975-’77 Lauda, 1979 Scheckter). Per l’Italia, ubriaca di felicità e di bandiere Ferrari, una giornata da tenere stretta dentro al cuore, quel cuore che per 21 anni ha sofferto vedendo altri gioire.
Ora è nostra la felicità e nessuno può togliercela.
