Centro per l'arte contemporanea "L. Pecci" : inaugurazione della mostra dedicata ad Yves Klein sabato 23 settembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2000 22:52
Centro per l'arte contemporanea

La mostra in programma al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato dal 23 settembre 2000 al 10 gennaio 2001 è la prima grande antologica consacrata all’artista in Italia.
Dopo aver presentato negli anni scorsi un omaggio ai due maggiori protagonisti dell’arte italiana del dopoguerra i cui influssi sull’arte internazionale sono stati fondamentali (Burri e Fontana 1949-1968), al percorso creativo e sperimentale del maggiore artista spagnolo vivente (Tápies), al genio pittorico e fotografico di uno fra i più importanti artisti della seconda metà del secolo (Gerhard Richter), il Centro dedica ora la sua attenzione alla vera meteora e grande protagonista nel firmamento dell’arte del ‘900, caposcuola del Nouveau Réalisme - il "nuovo approccio percettivo del reale" teorizzato nel 1960 da Pierre Restany- "pittore dell’immateriale", "architetto dell’aria", performer, compositore sinfonico, esperto judoka, pensatore e teorico visionario, utopista, creatore geniale.
L’artista francese, che ha vissuto e operato con un’intensità e una brevità impressionante (1928-1962), è oggi considerato una figura mitica.

Le sue opere e azioni, in una sorta di integrazione totale fra l’arte e la vita, sono cariche di "qualità", forza poetica, "spiritualità", anelito di purezza e di assoluto e preannunciano gli orizzonti a venire dell’arte del XXI secolo.
La mostra, curata da Bruno Corà - Direttore artistico del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci - e da Gilbert Perlein - Direttore del Musée d’Art Modern et Contemporain di Nizza - è stata progettata e realizzata in stretta collaborazione con gli Yves Klein Archives di Parigi.

Comprende circa 120 opere che documentano i maggiori cicli della creazione pittorico/plastica di Klein: i rigorosi Monochromes dei primi anni ‘50 e i famosi Monochromes bleu in puro pigmento del 1955-61, l’Excavatrice de l’Espace realizzata nel 1958 in collaborazione con Jean Tinguely, i Relief éponges del 1959-60 e le sculture del periodo 1957-62, le Anthropométries del 1960-61 impresse su tele da corpi di modelle dipinte e dirette dall’artista in veri e propri happenings, i Monogold creati con l’oro nel 1960-62, le Peintures feu "dipinte" col fuoco nel 1961-62, le Cosmogonies create nel 1960-61 esponendo i colori freschi all’effetto di agenti atmosferici come il vento, il sole, la pioggia.
Vengono inoltre presentati la Symphonie monoton-Silence composta a partire dal 1947, la registrazione del monologo Dialogue avec moi-même, e un nutrito apparato documentario composto da fotografie, tra cui il celebre Sault dans le vide scattato da Harry Shunk il 19 ottobre 1960, video, pubblicazioni e scritti autografi di Yves Klein.
Una giornata di studio internazionale su "Spiritualità e materialità nell’opera di Yves Klein", promossa dall’Istituto Francese di Firenze, affiancherà l’evento espositivo il 18 novembre 2000.
Fra gli invitati, oltre ai curatori della mostra, il critico Pierre Restany, lo storico dell’arte Tommaso Trini, i filosofi Sergio Givone e José Jimenez, l’antropologo Romano Mastromattei.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato - tel.

0574 531828 (e-mail: i.aiazzi@po-net.prato.it)
Studio Paolo Parri, Firenze - tel. 055 240324
Studio Roberta Ciappi, Milano - tel. 02 72021490

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