Regole per i lavori stradali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2000 00:30
Regole per i lavori stradali

Chi non rispetta i tempi programmati dovrà comunque chiudere il cantiere. È quanto previsto dall’ordinanza firmata oggi dal Vicesindaco Graziano Cioni. Un’ordinanza che disciplina i lavori stradali dal momento dell’autorizzazione fino alla chiusura dei lavori. E sono regole rigide e chiare. Viene istituito uno sportello unico, che gestirà tutte le richieste di “alterazione di suolo pubblico” e coordinerà gli interventi; i lavori che durano più di sei giorni dovranno essere organizzati su due turni; chi non rispetterà i termini stabiliti dovrà comunque chiudere il cantiere alla data prevista e ripristinare la sede stradale; chi chiederà l’autorizzazione a continuare il lavoro e la otterrà, dovrà comunque pagare una penale; il referente e responsabile di quanto accade sarà il direttore della Mobilità.
“Sono regole per la piena applicazione del Patto per la città – ha spiegato Cioni – Dobbiamo dare piena attuazione concreta al patto siglato nel maggio del ’99 tra Comune, società di sottoservizi (gas, elettricità, telefoni, acquedotto) e associazioni di categoria con l’obiettivo principale di ridurre il disagio causato dai cantieri per la circolazione e per i cittadini.

Per far rispettare quel patto – ha aggiunto il vicesindaco – occorre programmazione, vigilanza e sanzioni e soprattutto responsabilità. Firenze e i suoi cittadini vanno rispettati. Questo deve essere chiaro a tutti: in primo luogo alle imprese che devono realizzare i lavori”.
I punti più significativi previsti dall’ordinanza prevedono in particolare che chi richiede l’autorizzazione dovrà presentare il capitolato d’appalto dei lavori: “per gli interventi superiori a sei giorni lavorativi – recita il testo - si attueranno due turni consecutivi, con inizio alle 6 e termine non oltre le 22, con eventuale estensione alla giornata di sabato”.

Per esigenze particolari i lavori potranno essere eseguiti anche in orario notturno “nel rispetto delle norme previste dalla legislazione”; i programmi già finanziati saranno esaminati per stabilire il nuovo calendario; nel caso di mancato rispetto dei termini stabiliti “il soggetto è tenuto alla interruzione dei lavori e all’immediato ripristino delle sedi viarie”. “Qualora la Direzione Mobilità ritenga di dover concedere nuovi termini per l’ultimazione dei lavori, la concessione resta subordinata al versamento di un indennizzo fissato secondo tabelle predeterminate, in rapporto al maggior tempo occorrente per ultimare i lavori”.

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