E' quanto rende noto l'assessore
all'agricoltura e alle foreste, Tito Barbini, preannunciando la prossima
ripartizione di queste risorse, sulla base di quanto previsto dalla legge
regionale 16/1999 ("Raccolta e commercio dei funghi epigei spontanei").
"La normativa prevede che siano distribuite nella misura dell'ottanta per
cento alle Comunita' montane e per il restante venti per cento alle Province
- spiega l'assessore - ma soprattutto impone che questi fondi siano
vincolati al finanziamento di interventi di miglioramento ambientale,
nonche' ad attivita di vigilanza, informazione ed educazione dei cittadini in
relazione al nostro straordinario patrimonio naturale.
Grazie alla nuova
legge sui funghi siamo insomma riusciti a reperire risorse importanti a
beneficio dei valori ambientali della nostra regione".
E' questo il risultato del primo anno di applicazione della normativa. Le
successive modifiche apportate dalla legge 68/1999 - che ha eliminato
l'autorizzazione per la raccolta nel comune di residenza e ha introdotto
l'autorizzazione semestrale - dovrebbe presumibilmente produrre una
riduzione degli introiti a partire dal prossimo anno.
"Erano modifiche necessarie per andare incontro ad alcune esigenze manifestate dai raccoglitori di funghi - ricorda ancora Barbini - In ogni anno, stimiamo che l'introito annuale si possa assestare tra i 2 miliardi e mezzo e i 3 miliardi, ovvero su una cifra che ci consentira' comunque di realizzare numerosi e significativi interventi per il miglioramento delle aree boscate della nostra regione".